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2 mar 2011

Dior licenzia John Galliano

Lo stilista era stato sorpreso a pronunciare frasi filonaziste e antisemite. Natalie Portman: «Disgustata»Lo stilista in commissariato dopo le frasi razziste
MILANO - Addio definitivo tra Dior e John Galliano. La maison francese di moda ha licenziato definitivamente lo stilista accusato di frasi filonaziste, razziste e antisemite, per le quali giá era stato sospeso il 24 febbraio. Galliano era stato «beccato» in un bar di Parigi mentre, apparentemente ubriaco, inneggiava a Hitler («Lo amo»). Il video con la performance di Galliano era stato pubblicato dal sito Internet del tabloid britannico The Sun e subito dopo la Dior aveva deciso il provvedimento di sospensione «per il carattere particolarmente odioso del comportamento e delle parole tenute da John Galliano». Il comportamento dello stilista, già accusato per insulti dal sapore anti-ebraico contro una donna in una brasserie di Parigi, aveva destato nel jet set molte reazioni indignate. Ultima in ordine di tempo, quella dell'attrice premio Oscar Natalie Portman, testimonial del profumo Miss Dior Cherie, che ha detto di essere «scioccata e disgustata» dalla vicenda.

LA NIPOTE - In pieno caso Galliano però riemerge il video di una vecchia intervista in cui la nipote dello stilista Christian Dior, con un ciondolo al collo a forma di svastica, confida ad un giornalista la sua ammirazione per Adolf Hitler. È il sito online del settimanale Nouvel Observateurche pubblica martedì il filmato, ripescato negli archivi dell'Istituto nazionale francese dell'Audiovisivo. L'intervista risale al 2 novembre 1963. Francoise, nipote del fondatore della celebre Maison di moda, sta per sposare il nazista britannico Colin Jordan. Mademoiselle Dior difende il suo impegno politico per la diffusione del nazional-socialismo in Francia e dice di voler crescere i suoi bambini secondo la tradizione ariana. Ai suoi figli insegnerà cioè a «conservare la razza pura, a combattere per la causa nazional-socialista e a venerare il Fuhrer».

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