L'imprenditore americano è arrivato stamattina a Fiumicino. Uno o due giorni per sistemare i dettagli rimanenti e quindi la firma al contratto che chiuderà l'era dei Sensi. Intanto Montella ha lasciato i suoi a riposo: la Roma tornerà ad allenarsi solo martedì mattina per iniziare a preparare la sfida di domenica sera all'Olimpico contro la Juventus
"I am very happy to be in Rome", e poi "Forza Roma, forza Roma": sono state le uniche parole che è stato possibile strappare a Thomas Richar DiBenedetto all'arrivo all'aeroporto Leonardo da Vinci da Boston. Un arrivo "protetto" da un folto gruppo di bodyguard che lo hanno "prelevato" alla scaletta dell'Airbus A330 di Alitalia (ma la livrea era quella di AirOne) e che poi lo hanno scortato per l'intera lunghezza delle aerostazioni fino al Terminal 1 dove speravano di dribblare fotoreporter e cineoperatori.
Ma la lunga e faticosa deviazione non è servita a nulla: qui, infatti, l'imprenditore di Boston, già provato dal trasferimento a passo di carica, è stato letteralmente circondato, spintonato, strattonato dagli addetti ai lavori in attesa già dalle 7 del mattino. Alla fine, dopo un capitombolo di alcuni fotografi, protetto anche da agenti della Finanza, DiBenedetto, il viso rossiccio stralunato e gli occhi diventati un filo di lama, ha potuto prendere posto su una vettura che, a quanto è stato possibile sapere, si sarebbe diretta all'hotel Excelsior dove il possibile futuro presidente della Roma dovrebbe alloggiare in questi giorni nella Capitale. Un soggiorno, peraltro, che a giudicare dal piccolo bagaglio che DiBenedetto ha portato con sè, soltanto un trolley che ha viaggiato con lui in "Turistica", non dovrebbe essere troppo lungo. A meno che non approfitti dei colloqui con Unicredit, che sono in programma già da oggi, per fare shopping nella capitale.
Maglioncino color pesca, pantaloni grigio scuro e camicia blu, borsa gialla a tracolla, in mano una copia stropicciata della Gazzetta dello Sport, Thomas Richard DiBenedetto, è stato uno degli ultimi passeggeri a scendere dall'Airbus A 330. Pochi minuti prima un curioso "qui pro quo" ha segnato i suoi primi passi nella Capitale, ingannando gli stessi body guard: questi, infatti, hanno visto prendere posto a bordo del pullmino aeroportuale un signore sconosciuto accompagnato dalla consorte, sotto gli scatti impazziti dei telefonini da parte di operatori dello scalo. Alla fine le grida di incoraggiamento al vero "deus ex machina" della Roma, con scandito ad alta voce in slang romanesco l'incoraggiamento "Daje Thomas, facce vince, Forza Presidente!".
Inizia dunque la settimana chiave per il futuro della Roma. L'imprenditore sarà subito al lavoro coi propri legali e quelli di Unicredit per il rush finale, per limare gli ultimi dettagli della trattativa che consegnerà l'As Roma in mani straniere. L'americano è atteso come la manna dal cielo e tra i tifosi romanisti, ma non solo, non si parla di altro. Anche perché si cominciano già ad esaminare i possibili obiettivi di mercato per la prossima stagione e sognare è lecito.
Uno o due giorni, dunque, per sistemare i dettagli rimanenti e quindi la fatidica firma in calce al contratto che farà diventare DiBenedetto il nuovo proprietario della Roma, chiudendo definitivamenta l'era dei Sensi durata diciotto anni. Impossibile capire al momento come si concluderà la stagione, ma le indicazioni fanno pensare che all'interno del club, almeno ufficialmente, non cambierà granché da qui a giugno, anche per non far deconcentrare la squadra in queste ultime otto giornate di campionato che saranno decisive nella rincorsa a un posto nell'Europa che conta.
Intanto Montella ha lasciato i suoi a riposo: la Roma tornerà ad allenarsi solo martedì mattina per iniziare a preparare la sfida in programma domenica sera all'Olimpico contro la Juventus. Una gara chiave per Totti e compagni, che con l'Udinese impegnata a Lecce e i cugini della Lazio attesi dallo scontro diretto col Napoli, dovranno fare assolutamente bottino pieno per provare a rimanere aggrappati al treno per la Champions League.
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