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25 feb 2011

Francia e Gran Bretagna chiederanno all'Onu misure contro la Libia

Londra e Parigi voglio sanzioni, embargo sulle armi e una commissione che indaghi sui crimini contro l'umanità

Il segretario generale  della Nato Anders Fogh Rasmussen (Reuters)
Il segretario generale della Nato Anders Fogh Rasmussen (Reuters)
MILANO - Dopo la telefonata del presidente degli Stati Uniti Barack Obama ai principali leader europei, tra cui anche il premier Silvio Berlusconi, la comunità internazionale comincia a fare le sue prime mosse per risolvere la crisi libica.

ONU - Francia e Gran Bretagna hanno annunciato che chiederanno all'Onu di autorizzare delle misure contro Tripoli, tra cui sanzioni, embargo totale per quanto riguarda il commercio di armi e un'inchiesta internazionale per scoprire eventuali crimini contro l'umanità commessi dal regime libico.

NATO - Si muove anche la Nato. Il segretario generale Anders Fogh Rasmussen ha invitato i Paesi membri ad una riunione d'emergenza sulla crisi libica, che si terrà oggi stesso.

FRATTINI - «L'Italia condivide l'opzione della adozione di sanzioni personali e patrimoniali mirate che dovessero essere proposte a livello europeo» ha dichiarato invece il ministro degli Esteri, Franco Frattini, al termine di un incontro con l'omologo tedesco, Guido Westerwelle. Inoltre l'Italia ritiene che «il Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite debba chiedere alle autorità libiche e consentire l'immediato invio di una missione Onu di monitoraggio della situazione sul terreno, che possa altresì avviare un'inchiesta sotto l'egida delle Nazioni Uniti sulle gravi violenze in territorio libico».

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