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28 dic 2010

Quirinale taglia stipendi 5-10%, riduce anticipo pensionamento

ROMA (Reuters) - Nel prossimo triennio il Quirinale, impegnato a ridurre le spese di gestione, ridurrà gli stipendi più elevati del 5-10%, bloccando anche le progressioni automatiche di anzianità e i pensionamenti anticipati. Lo annuncia oggi una nota.

Il presidente Giorgio Napolitano, dopo aver sentito anche il parere dei sindacati, "ha adottato... i decreti attuativi nell'ordinamento interno per il triennio 2011-2013" delle disposizioni del decreto legge 78 del maggio scorso, dice la nota del Colle.

I decreti prevedono trattenute del 5 e del 10% sugli stipendi superiori ai 90mila e ai 150mila euro, dice la nota, e blocca "le progressioni automatiche di anzianità per le fasce stipendiali più elevate". Si mantiene anche "il blocco dell'adeguamento all'incremento del costo della vita di tutte le retribuzioni e dei trattamenti pensionistici in atto dal 2008".

Ancora, è stata "modificata la normativa dei pensionamenti anticipati di anzianità, fissando a regime il limite di 60 anni di età e 35 di anzianità utile al pensionamento, con l'introduzione in via transitoria di misure dissuasive attraverso significative riduzioni dei trattamenti pensionistici".

Secondo la nota, le somme risparmiate verranno versate "in ciascun anno del triennio al bilancio dello Stato", per essere riassegnate "al fondo per l'ammortamento dei titoli del debito pubblico".

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