La bomba rudimentale, sprovvista di innesco, è stata trovata da un macchinista in un convoglio che stava per partire. L'area messa in sicurezza. Il sindaco aveva definito la scoperta "preoccupante". La Procura apre un'inchiesta. Il Ris: "Due valigie di materiale da esaminare". Da Di Pietro alla Polverini, tante reazioni politiche
Un ordigno esplosivo è stato ritrovato sulla linea B della metropolitana, alla stazione di Rebibbia. Alle ore 9.50 circa un macchinista dell'Atac ha trovato un oggetto sospetto all'interno del primo vagone di un convoglio fermo su un binario al capolinea. La busta di plastica era stata lasciata sotto un sedile, al suo interno una scatola, con due tubi, polvere pirica, fili elettrici e un comando per farla esplodere a distanza. L'ordigno rudimentale, del tipo 'pipe bomb', era privo di innesco. Il convoglio, pronto a partire, si trovava su un "binario tronchino", nell'area in cui vengono effettuate le manovre dei treni. Al vaglio i filmati delle telecamere di sorveglianza. "E' evidente" dichiara il colonnello Maurizio Mezzavilla, a capo del comando provinciale dei Carabinieri di Roma, "è stata una provocazione". E gli uomini del Ris, dopo un sopralluogo alla stazione della metro B di Rebibbia, hanno portato via due valigie: "Dentro c'è il materiale repertato - ha spiegato Bruno Bellini, del nucleo investigativo - ci saranno comunicazioni appena avremo gli esiti della verifica"
LA MAPPA La stazione di Rebibbia
FOTO L'intervento delle forze dell'ordine dopo l'allarme
Sono state immediatamente allertate le forze dell'ordine e i vigili del fuoco, che, intervenuti sul posto, hanno provveduto ad isolare l'area procedendo poi alla constatazione della potenzialità esplosiva dell'ordigno. In un primo momento si era temuto il peggio tanto che il sindaco Alemanno ha subito definito la notizia "preoccupante".
Poi, dopo le verifiche e gli accertamenti degli artificieri, si è scoperto che in realtà l'ordigno non poteva esplodere perché mancava l'innesco. E per questo, con un sospiro di sollievo, il sindaco ha potuto annunciare il cessato allarme.
"Dopo aver sentito il Prefetto e il Questore - ha aggiunto il sindaco - posso garantire ai cittadini che tutte le stazioni della metropolitana sono state bonificate e quindi non ci sono ulteriori pericoli". Alemanno ha poi ringraziato l'Atac e le forze dell'ordine per "il pronto intervento e l'immediata individuazione del problema, che dimostra come il nostro sistema di sicurezza abbia funzionato perfettamente".
Porto e detenzione di materiale esplodente. Questi i reati ipotizzati dalla Procura pronta ad aprire un'inchiesta sull'episodio. Il fascicolo, contro ignoti, sara aperto a breve non appena arrivera negli uffici di piazzale Clodio una relazione degli investigatori, carabinieri e vigili del fuoco. Le indagini, affidate al procuratore aggiunto Pietro Saviotti che coordina il pool antiterrorismo, potrebbero anche ipotizzare anche altri reati alla luce degli accertamenti e della visione delle immagini a circuito chiuso della metropolitana.
Le reazioni. Nel pomeriggio arrivano i primi commenti dal mondo politico. La presidente della Regione Lazio invita alla prudenza. "Non ho ancora informazioni sufficienti ma poichè in questi giorni molte persone hanno rievocato gli anni '70, fermiamoci in tempo, perché quegli anni li ricordiamo come anni bui, di cui ancora paghiamo un prezzo molto alto". "Se dovesse essere così - ha aggiunto la governatrice - forse è il caso di fermarci tutti e riflettere, soprattutto in questo momento natalizio".
"Chi ha messo quella bomba o è un grande stupido o è un furbacchione" ha dichiarato Antonio Di Pietro in piazza Montecitorio, "spero che la magistratura faccia al più presto chiarezza ma è certo che è un ritrovamento molto sospetto e che domani la stampa si occuperà dell'allarme bomba a Roma".
"Più cautela, da parte di tutti" chiede il senatore pd, Roberto Di Giovanpaolo, segretario della commissione affari europei, "il sindaco Alemanno dapprima ha detto che 'era atta a esplodere' poi pochi minuti dopo ha rettificato affermando che 'non poteva esplodere". Chi ha responsabilità di governo dovrebbe muoversi con la massima cautela, per non diffondere inutili allarmismi". E il presidente della Provincia, Nicola Zingaretti: "Moderazione e calma sono necessarie ancora di più alla vigilia delle manifestazioni studentesche in programma nella giornata di domani a Roma, alimentare sospetti e veleni non serve a nulla, impegniamoci invece a cercare e a trovare quel dialogo che resta fondamentale per affrontare ogni tipo di problematica in un Paese democratico".
"Quell'ordigno è un chiaro segnale intimidatorio che non deve essere sottovalutato" dichiara il capogruppo Pd alla Regione Lazio Esterino Montino, "sono convinto che magistratura e forze dell'ordine indagheranno con la massima sollecitudine su questo grave episodio che ha tenuto in scacco per diverse ore il trasporto pubblico della Capitale. Occorre fare di tutto per dare un nome e un volto a chi si è macchiato di un'azione così indegna".
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