LINGUE E PROIBIZIONI
Pechino: va «preservata» la purezza della nostra lingua
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Inglese vietato sui media cinesi, per preservare la «purezza» della lingua dei mandarini. Lo ha annunciato un ente governativo di Pechino, (riecheggando peraltro analoghi provvedimenti, anche se meno coercitivi, introdotti in altri Paesi come la Francia). Il crescente utilizzo di parole e sigle in inglese «mina seriamente la purezza della lingua scritta e parlata cinese», secondo una direttiva emanata lunedì dall'Amministrazione generale della stampa e pubblicata oggi dai giornali. L'uso degli inglesismi «distrugge uno sviluppo linguistico e culturale sano e armonioso, ed esercita un influsso negativo sulla società», rende noto l'istituzione. Pertanto, «è vietato introdurre parole straniere in pubblicazioni scritte in cinese e creare neologismi di significato poco chiaro». Le aziende che violano la direttiva si esporranno a «sanzioni amministrative», che però non vengono specificate. Una serie di acronimi inglesi sono utilizzati regolarmente dai media cinesi, come la Lega americana di basket Nba, o il Pil per il prodotto interno lordo.
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