L'AGENZIA DELLE ENTRATE DELLA TOSCANA
A seguito di un'inchiesta della procura di Firenze per truffa allo Stato e frode fiscale sui titolari e i dirigenti
MILANO - Oltre 3 miliardi di euro: questa la richiesta monstre recapitata dall'Agenzia delle entrate della Toscana ad Alberto Aleotti, 87 anni, patron dell'industria farmaceutica Menarini. Si tratta di un "processo verbale di constatazione" notificato all'interessato lunedì scorso. Nell'atto si dà conto dei rilievi emersi da verifiche fatte sul patrimonio personale di Aleotti, e non di quello dell'azienda di cui è titolare, a seguito di un'inchiesta della procura di Firenze per truffa allo Stato e frode fiscale sui titolari e i dirigenti della Menarini.
La somma di 3 miliardi assomma recupero di imposte non versate, sanzioni e relativi interessi. Il patron della Menarini ha un mese di tempo per aderire alle contestazioni mossegli e poter ottenere una riduzione delle sanzioni fiscali o di pagare a rate quanto dovuto. Nella verifica condotta dall'ufficio antifrodi dell'Agenzia delle Entrate della Toscana, sarebbe stato ritenuto "inefficace", poiché non ci sarebbero stati i requisiti per avvalersene, lo scudo fiscale con cui Aleotti fece rientrare dall'estero, in particolare da Panama e Liechtenstein, un capitale complessivo di 1 miliardo di euro nel 2003. (fonte Ansa)
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