L'episodio nella notte a poche centinaia di metri dalla casa di Bossi, in passato altri due precedenti
Il ministro dell'interno sottolinea che il Carroccio non si lascerà intimidire e parla di pista precisa
VARESE - Un'esplosione nella notte ha provocato danni alla sede della Lega Nord a Gemonio, in provincia di Varese. La stampa locale ha inizialmente parlato di "due ordigni" la cui deflgrazione ha provocato danni al portone e ai vetri delle finestre. Successivamente si è appreso che si è trattato di due bombe carta che hanno mandato in frantumi due vetrine. Non ci sarebbero stati altri danni, oltre alla rottura dei vetri. I residenti hanno avvertito l'esplosione durante la notte, e hanno allertato le forze dell'ordine.
La sede della Lega di Gemonio
Sul muro la scritta con vernice spray "Antifa secondo atto" rivendica l'azione di membri dell'area anarchica vicino ai centri sociali, spiegano gli investigatori. La telecamera posta un mese fa sulla finestra di un cittadino dai carabinieri proprio per sorvegliare la sede del Carroccio, avrebbe ripreso tutta la sequenza dell'attacco e il filmato al vaglio degli inquirenti mostrerebbe due uomini con felpa e bomber che potrebbero essere gli autori dell'attacco.
Umberto Bossi, che finora non ha commentato l'attacco della scorsa notte alla sede della Lega Nord di Gemonio, a un centinaio di metri dalla casa dove vive con la famiglia, è arrivato nella sede della Lega Nord di via Bellerio a Milano, dove si trova anche la redazione del giornale la "Padania".
Le reazioni politiche all'atto intimidatorio arrivano immediate. Il ministro dell'interno Maroni parla di un gesto vigliacco che non intimidisce il Carroccio e aggiunge che gli investigatori seguono una pista precisa e che "Questo episodio è un attacco contro la democrazia, non contro un partito ed è vivo il rischio nel Paese che questi fatti si trasformino in fatti ancora più gravi. Il pericolo non è da sottovalutare, sono situazioni molto seriie e non più tollerabili, frutto dell'intolleranza di chi si nasconde dietro l'ombra dell'anonimato"
Anche altri esponenti della Lega prendono la parola. Davide Boni, presidente del consiglio regionale lombardo parla di "gentaglia" e aggiunge: "'Non saranno certo le intimidazioni di quattro teppisti o scavezzacollo - ha aggiunto - a fermare quelle riforme di modello dello Stato che la Lega Nord sta conseguendo. Non saranno le bravate di quattro soggetti allergici al lavoro e a tutto ciò che possa essere ascrivibile al sacrificio o al lavoro a fermare il nostro movimento".
''Ad Umberto Bossi e a tutti gli amici della Lega del Varesotto e di Gemonio esprimo un forte e sincero sentimento di vicinanza e solidarieta'. - questa la prima dichiarazione del presidente della regione Veneto, Zaia - Non credano, i delinquenti autori di questa violenza, di poter intimorire chicchessia e tanto meno di poter interferire in questo modo barbaro nel cammino democratico delle riforme che si stanno portando avanti nel nome dei cittadini''. "L'attacco alla sede di Gemonio è un vile atto intimidatorio ma la lega è fortissima" questo il commento del governatore del Piemonte, Roberto Cota. Solidarietà a Bossi e alla Lega anche da una nota del governatore della Lombardia Roberto Formigoni.
Lancia l'allarme il presidente dei senatori Pdl Maurizio Gasparri: "Registro con preoccupazione la
irresponsabile sottovalutazione da parte degli organi di informazione e da parte della magistratura per l'allarme che ho lanciato nei giorni scorsi. Altri, in altri tempi, sottovalutando quanto avveniva intorno a loro, contribuirono al consolidarsi del terrorismo. Non si ripeta lo stesso errore. Alzare la guardia è un dovere a tutela della libertà".
Solidarietà alla Lega anche dalle opposizioni, mentre in un comunicato ufficiale di Palazzo Madama si legge che: "Appresa la notizia dell'atto inqualificabile compiuto ai danni della sede della Lega Nord a Gemonio, il presidente del Senato, Renato Schifani, esprime sincera solidarietà alla Lega e una decisa condanna dell'accaduto, auspicando che vengano presto individuati i responsabili del gesto".
Il Presidente della Camera, Gianfranco Fini, appresa la notizia dell'atto intimidatorio contro la sede della Lega Nord di Gemonio, ha diffuso una nota per condannare con fermezza il vile gesto e ha espresso la solidarietà sua personale e della Camera dei deputati agli esponenti della Lega.
Solidarietà alla Lega e al ministro Bossi per il vile atto intimidatorio di cui è stata fatta oggetto la loro sede storica di Gemonio, arriva anche dal presidente della Regione Lazio Polverini che parla di: "Un inaccettabile gesto di violenza che va condannato con fermezza".
Solidarietà alla Lega Nord è arrivata dal Pd dopo l'attentato alla sede del Carroccio di Gemonio. Il segretario lombardo del Partito Democratico, Maurizio Martina, ha definito l'attacco "un vile atto intimidatorio". "Segnali violenti come questi - ha detto - sono da condannare senza se e senza ma. Per questo mi auguro che vengano presto identificati i responsabili di questa azione".
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