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1 dic 2010

Clinton a Berlusconi: «L'amico migliore»

IL CHIARIMENTO DOPO LE RIVELAZIONI DI WIKILEAKS

Il segretario di Stato incontra il premier ad Astana

«Dall'Italia coerente sostegno a tre presidenti Usa»

Hillary Clinton e Silvio Berlusconi (Reuters)
Hillary Clinton e Silvio Berlusconi (Reuters)
MILANO - «Non abbiamo amico migliore. Nessuno sostiene l'amministrazione americana con la stessa coerenza con la quale in questi anni Berlusconi ha sostenuto le amministrazioni Bush, Clinton e Obama». È un attestato di profonda stima quello che il segretario di Stato americano, Hillary Clinton, riserva al premier italiano, al termine di un colloquio durato più di mezz'ora a margine del vertice Osce in corso ad Astana, in Kazakhstan.

IL COLLOQUIO - Sui contenuti del colloquio Clinton-Berlusconi non è trapelato nulla, ma è probabile che si siano affrontati temi della collaborazione tra Italia e Stati Uniti, in particolare dopo alcune rivelazioni riportate da Wikileaks e relative al premier. Al termine del faccia a faccia, cui hanno partecipato le delegazioni statunitense e italiane, Clinton ha preso la parola per elogiare la vicinanza tra l'amministrazione statunitense e il governo italiano. Il premier non ha parlato, ma al termine delle dichiarazioni della ex first lady, ha ringraziato e i due si sono stretti più volte la mano.

«SOSTEGNO GENEROSO» - Dopo le polemiche sui messaggi della diplomazia americana pubblicati dal sito di Assange, la Clinton ha sottolineato il «sostegno generoso» dell'Italia in Afghanistan e ha affermato che «tanto le amministrazioni repubblicane quanto quelle democratiche sanno che possono contare sull'Italia e su Berlusconi per realizzare e sostenere i valori che condividiamo».


«SI SCUSINO» - Alla luce delle dichiarazioni della Clinton, il portavoce del Pdl Daniele Capezzone ha chiesto all'opposizione (Pd in testa) di scusarsi con il premier farebbe: «Se fossero persone serie, ammetterebbero di avere sbagliato».

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