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4 dic 2010

Chiede l'esenzione per la mensa Ma ha 10 case e 200mila euro

Firenze, 4 dicembre 2010 - CON UNA FALSA dichiarazione Isee (Indicatore della situazione economica equivalente), usufruivano di sgravi fiscali, accedendo a facilitazioni economiche erogate da vari enti pubblici. Così 79 persone — su 212 controllati a Firenze e provincia — sono finite nel mirino delle Guardia di Finanza del comando provinciale guidato dal generale Gaetano Mastropierro. Come spiegato dal capitano Michelangelo Tolino, ufficiale del gruppo di Firenze, i finanzieri hanno accertato le irregolarità, riguardo al reddito dichiarato, tra quelli — ribattezzati i falsi poveri — che nel 2009 hanno sfruttato «prestazioni sociali agevolate»: dalla mensa per i figli all’assegno per il nucleo familiare, dall’integrazione del canone d’affitto alle agevolazioni per le tasse universitarie.

LE IRREGOLARITÀ riguardano redditi o immobili non denunciati nella dichiarazione dei redditi per somme che variano da poche centinaia di euro a centinaia di migliaia. Tra i casi più clamorosi portati alla luce dalle indagini quello di un imprenditore — nel settore dell’autotrasporto — che nella dichiarazione Isee, chiesta al Comune di Firenze per un’agevolazione tariffaria per la mensa scolastica dei 2 figli, avrebbe omesso di dare conto di 10 immobili (tra cui uno di prestigio nel centro storico) e «un patrimonio di circa 200mila euro sul conto corrente». ‘Curioso’ anche il caso di una donna, giapponese, ma sposata con un manager fiorentino residente in città, che nell’Isee, per un’agevolazione per la mensa scolastica e un contributo per una borsa di studio e buoni libri per i tre figli, non avrebbe indicato «redditi del coniuge per oltre 52mila euro e la proprietà di parte di un immobile a Firenze, del valore di circa mezzo milione di euro, nonché un patrimonio mobiliare di circa 11mila euro».


PER TUTTI potrebbe scattare anche la denuncia, qualora fosse accertato - in questo senso sono ancora in corso indagini mirate — un contributo totale superiore a 4mila euro. E «indebita percezione di contributi pubblici» sarebbe l’imputazione cui dovrebbero difendersi gli accusati. Altrimenti il rischio è quello di pagare una forte multa. «Grazie ad un prototollo di intesa — ha spiegato il capitano Tolino — siglato con comuni ed enti, possiamo già ‘lavorare’ su quelle dichiarazioni che hanno già destato qualche sospetto nell’amministrazione che lo ha ricevuto. Così facendo possiamo fare controlli mirati che hanno portato a scoprire le irregolarità».

TRA LE 212 persone controllate 42 sono straniere: nel 70% dei casi le indagini hanno dato un esito irregolare. «I nominativi di tutti gli ‘irregolarì — spiega ancora la gdf — sono stati segnalati all’ente che ha erogato i finanziamenti per di interrompere la ‘prestazione agevolata’ ed eventualmente recuperare quanto è stato percepito da chi non ne aveva diritto. Dei 79 irregolari, 23 sono di firenze, 8 di Sesto Fiorentino, 6 di Scandicci, Calenzano e Campi Bisenzio, 4 di Firenzuola, 3 di Pontassieve, 2 di Signa, Lastra a Signa e Bagno a Ripoli, una a Figline e a Rufina. Addirittura 15 nell’empolese.

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