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21 dic 2010

Berlusconi show al Quirinale. A Fli: «Non c'è una c... di ragione per votarvi»

Prima il sonno. Poi scambi di battute e gag con Rutelli e Mentana. E a Minzolini: «Ci sentiamo domani mattina»

Berlusconi nel suo momento di assopimento al Colle (Lapresse)
Berlusconi nel suo momento di assopimento al Colle (Lapresse)
ROMA - «Non c'è una cazzo di ragione per votarvi». A margine dei saluti di Natale tra le più alte cariche dello Stato al Quirinale, Berlusconi si è presentato in grande forma. Poco prima, durante la cerimonia protocollare, era stato pizzicato dai fotografi durante un momento di assopimento. Poi, al momento del rinfresco, ha recuperato la sua verve ed è stato protagonista di diversi siparietti nella sala dei rinfreschi. Non tutti coloro che ne sono stati coinvolti hanno apprezzato. Ad esempio il capogruppo Fli al Senato, Pasquale Viespoli, che si era avvicinato per salutarlo, liquidato appunto con quella frase un po' sprezzante: «Non c'è una cazzo di ragione per votarvi». Viespoli, interpellato poi dai giornalisti, ha minimizzato: «Non ho sentito». Il presidente dei senatori finiani ha spiegato ai giornalisti di non aver colto la battuta di Berlusconi su Fli.«Se l'ha detta - ha però aggiunto -, è una battuta fuori posto e fuori luogo, soprattutto alla luce del profilo e dello stile dell'intervento pronunciato poco prima da Napolitano».

Il premier assopito al QuirinaleIl premier assopito al Quirinale    Il premier assopito al Quirinale    Il premier assopito al Quirinale    Il premier assopito al Quirinale    Il premier assopito al Quirinale    Il premier assopito al Quirinale    Il premier assopito al Quirinale

LA GAG CON RUTELLI - Berlusconi ha approfittato dell'aperitivo anche per scherzare con alcuni degli intervenuti. Mentre il leader dell'Api, Francesco Rutelli, raggiungeva il salone dei rinfreschi, il Cavaliere lo ha afferrato ai lati: «Mi si inchina il Terzo Polo». «Addirittura alle spalle», ha replicato ridendo Rutelli e Berlusconi ha precisato: «No, ai fianchi». In mattinata Rutelli al Senato era stato vittima "incolpevole" di una gaffe. Aveva frainteso la parola «buonista» pronunciata dal leghista Bricolo nei confronti di un magistrato con «comunista» (Guarda il video)

IL BACIO A PISANU - Nel corso del rinfresco Berlusconi ed il presidente della Camera Gianfranco Fini non si sono salutati mentre il premier si è fermato a parlare con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ed il presidente del Senato Renato Schifani. Più tardi il premier si è appartato per parlare più di cinque minuti con il senatore Fli Mario Baldassarri. L'unico uomo che ha baciato è Beppe Pisanu a cui ha detto: «Dobbiamo parlarci, ma per più di tre minuti».

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