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30 nov 2010

"Vieni via con me", ultima volta tra noia e ovvietà

Libero-news.it

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i è conclusa l'ultima, attesa, puntata di "Vieni via con me", la trasmissione condotta da Fabio Fazio e Roberto Saviano. Abbiamo seguito conaggiornamenti in tempo reale quello che è accaduto nel programma. Gli ospiti di questa quarta puntata sono stati Dario Fo, Milena Gabanelli, Piero Grasso, don Luigi Ciotti e Antonio Cornacchione. Ritmo un po' più spigliato rispetto alle precedenti occasioni, ma lo show "intelligente" non decolla davvero, frenato da ovvietà, banalità e autocelebrazione finale...
E il pubblico pare non aver gradito troppo: 8 milioni e 668mila spettatori, un milione in meno dell'ultima puntata-record, per uno share del 29.17%. Conclusione buona, ma non in gloria.

Nei commenti potete inserire i vostri giudizi sulla trasmissione e sui personaggi che sono intervenuti.

La diretta è stata curata da Domenico D'Alessandro.


Ore 23:38. Si conclude qui "Vieni via con me". La sigla finale viene coperta dagli applausi.

Ore 23:37. Fazio: "Roberto, resto qui perché io e tanti altri vogliamo starti vicino".

Ore 23:36. Saviano: "Resto qui per ringraziare l'Arma dei Carabinieri che mi scorta tutti i giorni."
Fazio: "Resto qui perché mi piacerebbe camminare a Napoli con te". Saviano: "Non ti conviene".
Saviano: "Resto qui perché ho ancora tanti libri che vorrei scrivere".
Saviano: "Resto qui, perché qui c'è casa mia".

Ore 23:29. I "vado via/resto" di Fazio e Saviano. "Vado via perché Mastella....".
Saviano: "Resto qui perché ho tanta voglia di tornare a Napoli. Resto qui perché ha ragione Piero Grasso".
Fazio: "Resto qui perché voglio rivedere tanti film di Mario Monicelli" (sullo schermo sullo sfondo c'è una foto di Monicelli, Fazio legge i titoli dei maggiori film del regista).
Fazio: "Resto qui per vedere se è vero un sogno che ho fatto qualche sera fa: Berlusconi che incontrava una donna della sua età, si innamoravano e vivevano felici".
Saviano: "Resto qui perché non pensavo che ci volesse bene così tanta gente".
Fazio: "Resto qui per ringraziare tutti quelli che sono venuti qui, la maggior parte a titolo gratuito".
Saviano: "Resto qui per vedere se è vero un sogno che ho fatto qualche sera fa: ci chiamano dalla Rai per proporci un altro programma".
Arriva Paolo Rossi, che legge qualche "vado via/resto": l'ultimo si conclude con "non tutti i nani vengono per nuocere".


Ore 23:28. "Vieni via con me", eseguita al pianoforte da Stefano Bollani.

Ore 23:25. Fazio e Saviano ringraziano il direttore di Raitre Ruffini e tutti quelli che li hanno aiutati ma "grazie anche a quelli che non ci hanno aiutato perché hanno reso più bella questa trasmissione". Susanna, dipendente Rai, legge un elenco sulla "tv che ci piace" (che piace a loro, in pratica).

Ore 23:18. Il Saviano-pensiero: "Grazie alla televisione sono riuscito ad arrivare a milioni di persone. Quando ti impediscono di avere una vita normale, capisci quanto sia importante raccontare storie alle persone. Raccontare storie è un punto di vista, che può anche non essere condiviso. E' questo che fa paura: non fa paura chi racconta storie, ma chi ascolta le storie. Raccontare le storie non mi ha mai messo malinconia. Chi racconta le contraddizioni del proprio Paese non diffama l'Italia. Quando il Presidente del Consiglio ha detto che con "Gomorra" e "La piovra" c'è stato un supporto criminale alla mafia... chi scrive tenta di svelare un meccanismo, di dire al lettore che non è così che vuole il proprio Paese. Si scrive delle ferite del proprio Paese perché si ama il proprio Paese. Raccontare una storia d'amore come quella di Piero e Mina Welby non era essere pro-morte, quella era una storia d'amore che va solo a dire: racconto chi ha scelto in un modo. Non va a dire: negare un'altra scelta. Quello era un racconto d'amore".

Ore 23:12. Ecco il tema del monologo di Saviano: il voto di scambio. "In Campania un voto costa tra i 20 e i 50 euro, un seggio in Regione circa 60 mila euro. In Calabria 15 mila euro. In Puglia tra i 50 e i 60 mila".

Ore 23:09. Saviano cita l'articolo 34 e l'articolo 3 della Costituzione.

Ore 23:05. L'ultimo monologo di Roberto Saviano, si parte dalle proteste degli studenti. Secondo lui l'occupazione simbolica comunicava un messaggio: "L'Italia che vogliamo riparte da quei luoghi".

Ore 23:04. Meglio le belle ragazze che essere gay, Ruby, rifiuti, Bindi, giudici: Cornacchione ha carta bianca in questo programma.

Ore 23:01. Arriva Antonio Cornacchione: legge l'elenco delle migliori battute di Silvio Berlusconi. Aspettavamo il momento anti-Cav, ed eccolo.

Ore 22:48. "Precario il mondo", oppure "Grazie di tutto". Il grandissimo (!) regalo di Daniele Silvestri alla trasmissione. Pubblicità.

Ore 22:48. Nel lunghissimo elenco di Piero Grasso spicca il suo "ho bisogno dei magistrati", con una citazione di Falcone e Borsellino.

Ore 22:41. Il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso legge le cose di cui avrebbe quotidianamente bisogno per combattere la mafia. Difende le intercettazioni che "non vanno assolutamente limitate", e scatta un applauso scrosciante. Non potrà esserci contraddittorio, questa volta.

Ore 22:37. Don Luigi Ciotti, fondatore di "Libera", legge un elenco sulla legalità. Si ritorna a parlare di mafia a "Vieni via con me", don Ciotti elogia il lavoro che quotidianamente compie nella sua associazione.

Ore 22:35. Fazio e Saviano interrompono la puntata dedicando un doveroso applauso a Mario Monicelli, che è morto stasera a Roma. Fazio, nell'annunciare sobriamente la notizia, afferma che avrebbe voluto avere il regista a "Vieni via con me".

Ore 22:32. Lo scrittore Domenico Starnone legge il meglio e il peggio della scuola.

Ore 22:31. Ora c'è l'elenco di pensieri che fa una ricercatrice occupando il tetto della sua università.

Ore 22:29. Ora si parla di scuole: c'è l'elenco degli ostacoli che deve oltrepassare una madre napoletana accompagnando i suoi figli.

Ore 22:25. "Anche noi abbiamo un elenco da fare": arrivano gli Elio e le Storie Tese, cantano "La terra dei cachi". L'elenco è la prima strofa della canzone.

Ore 22:22. La Gabanelli dice che in 14 anni ha perso solo una causa per 30mila euro, sulla quale c'è ricorso. Poi polemizza contro la durata eccessiva delle sue cause, quindi dichiara di ammirare il diritto anglosassone.

Ore 22:18. Arriva Milena Gabanelli, presentata da Fazio come la numero uno della televisione italiana. Legge l'elenco delle cause in piedi contro lei e "Report". Cita anche la causa avanzata nei suoi confronti da "Libero", lei ironizza dicendo: "Sembra di essere all'asta".

Ore 22:11. Francesco legge le cose che ha visto in Ruanda. Ernesto legge le cose che ha visto a Torino. Franco legge le cose che ha visto sotto le strade di Bucarest. Cecilia Strada, figlia del fondatore di Emergency Gino, legge le cose che ha visto a Kabul. Poi un paio di strofe tratte da "Il testamento di Tito" di Fabrizio De Andrè.

Ore 22:07. L'elenco in cinque punti di Dario Fo sembra molto attuale. Alle risate del pubblico lui si ferma e dice: "Vedo che conoscete l'originale".

Ore 22:03. Dario Fo legge l'elenco delle cose che ancora oggi Machiavelli avrebbe da dire agli italiani.

Ore 21:57. Casualmente, viene mandato in onda lo spot che pubblicizza i dvd dello spettacolo teatrale di Corrado Guzzanti. Casualmente. Poi, subito dopo, la pubblicità della prossima puntata di "Ballarò". Casualmente.

Ore 21:52. Termina il monologo di Saviano. Poi ecco un elenco di frasi di Enzo Biagi sull'Italia. "Non sarà mai semplice essere italiano. Eppure [...] mi piace l'Italia, perché m'ha fatto". Coreografia, poi pubblicità.

Ore 21:46. "La Casa dello Studente, se la perizia dovesse essere confermata, è il simbolo di quanto si è costruito in Italia senza pensare alle regole", dice Saviano.

Ore 21:41. Si parla della cattiva costruzione del palazzo, del fatto che "nella perizia si legge che mancava un pilastro". Lilli Centofanti, sorella di Davide, una delle vittime della Casa dello Studente, legge le pecche commesse dalla burocrazia o dalle autorità nel passato.

Ore 21:35. Buio in studio, silenzio assoluto. Uno schermo quasi nero, si intravede Roberto Saviano in mezzo. E' buio per 37 secondi, tanto quanto durò la scossa del 6 aprile 2009.

Ore 21:31. Un lungo elenco di ragazzi che vivevano nella Casa dello Studente. Per ognuno di loro c'è qualche caratteristica che lo identifica.

Ore 21:26. Per raccontare il terremoto all'Aquila (più che altro, il post-terremoto), Saviano parte da Benedetto Croce.

Ore 21:25. Inizia il monologo di Roberto Saviano. Prepariamoci ad un lunghissimo monologo, come da tradizione.

Ore 21:21. La figlia di Tobagi si commuove leggendo il suo elenco. Poi arriva Francesco De Gregori, canta "Viva l'Italia".

Ore 21:17. Filmato su Walter Tobagi, vanno in onda le sue parole pronunciate il giorno prima che venisse ucciso. E' un servizio dell'epoca. Applauso in studio. Elenco delle cose che le ha lasciato suo padre, legge Benedetta Tobagi.

Ore 21:12. Fabio Fazio legge le cose che ha imparato grazie a questo programma. Ha imparato che la Rai è servizio pubblico anche se qualcuno è dei partiti, ma ha anche capito il perché Roberto Saviano non mette mai la cravatta. In fondo è stata utile a qualcosa, insomma.

Ore 21:09. Applausi in studio, un'orchestra con quattro elementi esegue la colonna sonora di Paolo Conte, "Vieni via con me".

Ore 21:05. Sta per iniziare il programma, siamo pronti a commentarlo in tempo reale.

Settimane di polemiche, ospiti convocati appositamente per accendere la miccia, ma stasera tocca a Fabio Fazio e Roberto Saviano concludere il ciclo di "Vieni via con me". In prima serata, su Raitre, va in onda l'ultima puntata della trasmissione che, secondo autori e conduttori, ha cambiato il modo di fare televisione. Gli ultimi ospiti sono il premio Nobel per la letteratura Dario Fo, la conduttrice di "Report" Milena Gabanelli, il procuratore nazionale antimafiaPiero Grasso, don Luigi Ciotti e il comico Antonio Cornacchione, quello di "povero Silvio", per intenderci. I monologhi del giornalista re-inventatosi conduttore Saviano saranno incentrati sul terremoto all'Aquila e sul voto di scambio.

Fo interverrà con l'ennesimo elenco con cui si rivolgerà alla classe politica. Grasso e don Luigi Ciotti "elencheranno" sulla legalità, ma si parlerà anche divolontariato, scuola e università (prendendo spunto dai recenti scontri degli studenti). In conclusione i soliti elenchi "vado via/resto" letti da Fazio e Saviano.

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