Alemanno: "Vedremo come fare ma è mia intenzione levarli tutti".L'Atac: "Mai siglati contratti di locazione con riferimento all'installazione di macchine per il gioco d'azzardo". Opposizione all'attacco: "Ora mancano solo i sexy shop"
Il gioco d'azzardo sbarca in metropolitana, con decine di slot machine e videopoker lungo la linea B. Da questa trovata "impropria", usando la parola scelta dal sindaco Gianni Alemanno sul caso sollevato dalla free press capitolina, prendono però le distanze tutti. Pure l'Atac. L'azienda di trasporto della Capitale, infatti, replica: quelle installazioni, contrarie allo spirito del servizio pubblico, non sono mai state autorizzate.
La denuncia del quotidiano free press 'Leggo' - che per primo ha diffuso la notizia - allarma il primo cittadino, che annuncia, già in mattinata, l'intenzione di far sparire le macchinette, che avrebbero conquistato la gioventù capitolina. "Non è possibile che in luoghi di transito pubblico ci siano dei video poker, quindi ora vedremo come fare ma è mia intenzione levarli tutti", ha detto Alemanno. "Contatterò subito l'amministratore delegato di Atac per capire da dove nasce questa iniziativa che mi sembra piuttosto impropria".
Intanto sono stati intensificati i controlli nelle stazioni per verificare "il rispetto delle normative vigenti in materia di occupazione indebita di aree da parte di slot machine". L'agenzia servizi per la mobilità precisa inoltre "che mai nei contratti siglati con i locatari, alcuni dei quali stipulati in epoche assai lontane, si è fatto riferimento all'installazione di macchinari per il gioco d'azzardo nei locali dati in locazione".
Il caso è terreno per la polemica politica e l'opposizione va alla carica. Il consigliere del Pd di Roma Capitale Massimiliano Valeriani annuncia una interrogazione urgente al sindaco "per sapere chi ha avallato questa decisione scellerata". "E' l'ennesimo scivolone sul fronte sociale e culturale della Roma targata Alemanno", dice ricordando che "l'Atac non dovrebbe gestire casinò ma il trasporto pubblico locale". Si tratta di una "grave disattenzione", per il capogruppo del Pd in Campidoglio, Umberto Marroni e il vice-presidente Fabrizio Panecaldo: "Mostra il livello di confusione e disordine che regna nelle aziende comunali", dicono.
Polemica "strumentale", invece, per il presidente della commissione Mobilità di Roma Capitale, Antonello Aurigemma. C'è infine chi parte dalle slot machine, per immaginare una nuova metropolitana a luci rosse: "Incredibile! Alemanno è riuscito a far installare decine di video poker nelle stazioni della Metro B - commenta il consigliere regionale del Pd Enzo Foschi - Ora mancano solo i negozi di sexy shop - a fianco delle banchine. Ma Alemanno ci regalerà anche questa perla".
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