La figlia di Vanna Marchi scarcerata per motivi di salute
Condannata con la madre a 9 anni di carcere nel 2009
MILANO - La figlia di Vanna Marchi, Stefania Nobile, è già ai domiciliari. Il Tribunale di sorveglianza di Bologna le ha consentito di uscire dal carcere per motivi di salute nonostante la condanna a nove anni e quattro mesi per associazione a delinquere finalizzata alla truffa. Stefania Nobile, che soffre di una grave forma di artrite reumatoide, aveva già lasciato circa un anno fa per un breve periodo il carcere per essere ricoverata in una struttura privata. Resta rinchiusa nel carcere della Dozza la madre, Vanna Marchi, per gli stessi reati.
LA VICENDA - Le due donne si erano arricchite con le vendite televisive. Ma nell'ultima parte della loro carriera avevano cominciato a specializzarsi su ritrovati magici, talismani, numeri del lotto e pozioni pseudo-medicinali (rito del sale, del desiderio, del danaro, del corallo ecc). A cominciare dal 27 novembre 2001 la trasmissione Striscia la Notizia cominciò a indagare sui prodotti trattati dalla famiglia Marchi e dal sedicente mago Mario Pacheco Do Nascimento. La Guardia di Finanza si interessò al caso, scoprendo che la Asciè Srl aveva indotto (grazie a questa pubblicità) un rilevante numero di persone a pagare ingenti quantitativi di denaro (fino a diverse decine di migliaia di euro) in cambio di bustine di sale da cucina, rametti di edera e altri oggetti, la cui funzione avrebbe dovuto essere quella di scacciare il malocchio. Il materiale doveva utilizzarsi secondo "procedure rituali", ed in caso di fallimento di queste (se il sale non si fosse sciolto, cosa che per dei limiti di solubilità non poteva accadere) si sarebbe acclarata la presenza del malocchio; la società stessa avrebbe quindi provveduto a fornire gli opportuni rimedi a pagamento. Il caso fu denunciato sei anni prima di "Striscia" da Telefono Antiplagio, ma le autorità (pur informate) non si mossero.
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