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24 nov 2010

SAP deve 1 miliardo a Oracle

Finisce male, anzi malissimo lo scontro in tribunale, con l'azienda tedesca condannata a risarcire lautamente la statunitense. Garantito l'appello: e dire che Oracle aveva chiesto anche di più

Roma - Quanto vale l'infrazione di copyright con relativo download non autorizzato di documentazione e file di proprietà di Oracle? Stando a una giuria statunitense tale crimine va sanzionato con una multa di ben 1,3 miliardi di dollari (circa 1 miliardo di euro), poiché tale è la punizione inflitta a SAP al termine dello scontro giudiziario con il colosso dei database relazionali. Oracle aveva chiesto una cifra persino superiore ma nondimeno si dice soddisfatta, mentre SAP continua a ripetere di non voler pagare così tanto e di essere pronta a ricorrere in appello.

SAP AG, colosso tedesco specializzato nella fornitura di software e supporto agli ambientienterpriseaveva già ammesso di essersi reso responsabile del furto della proprietà intellettuale di Oracle al tempo dell'acquisizione di TomorrowNow. Ma per l'azienda tale furto valeva non più di 28 milioni di dollari, hanno ribadito i legali della difesa anche a fine dibattimento, mentre Oracle stimava il danno subito in 1,7 miliardi di dollari.

"Gli imputati hanno ammesso che la loro violazione è stata massiccia e prolungata", ha dettol'avvocato dell'accusa nella sua arringa finale. I manager di SAP erano ben consapevoli del fatto che una simile infrazione "sarebbe valsa miliardi di dollari" ha continuato il legale, "e solo perché SAP non è stata in grado di generare quel livello di valore dalle IP sottratte a Oracle, non significa che non dovrebbe pagare in pieno per la sua infrazione".
nonostante l'ammissione di colpa da parte di SAP, la giuria è stata spietata e ha concesso a Oracle di ottenere la gran parte della ingente somma di denaro richiesta in risarcimento del danno subito. Il co-presidente di Oracle Safra Catz indica la multa di 1,3 miliardi di dollari come "la somma più alta mai aggiudicata per pirateria del software", mentre altre stime la posizionano al 23esimo posto delle sentenze di una giuria più salate di tutti i tempi.

SAP, neanche a dirlo, non l'ha presa molto bene: "Siamo ovviamente delusi da questo verdetto e ci avvarremo di tutte le opzioni a nostra disposizione - recita un comunicato ufficiale della società - incluse mozioni post-processo e l'appello se sarà necessario". Siamo pronti ad affrontare quello che si prospetta con "un processo prolungato", annuncia SAP, con la speranza di risolvere la questione "senza dover aspettare anni".

La sanzione inflitta a SAP è salatissima, ma non è detto che la corporation sia alla fine costretta a pagarla per intero: la storia dei processi vertenti sul furto di proprietà intellettuali è costellata di cifre mirabolanti, sentenze durissime che vengono puntualmente edulcorate, ridotte o persino ribaltate nelle fasi successive del processo.

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