Il giallo di Avetrana
Proseguiti anche ieri gli interrogatori dei testimoni per ricostruire minuto per minuto il 26 agosto, giorno dell'omicidio di Sarah. Contatto di Claudio Scazzi con l'Agenzia di Mora
Ci sarà anche lei, quando Michele Misseri dovrà dire la sua ultima e definitiva verità sull’omicidio di Sarah. Sabrina assisterà all’interrogatorio del padre, che si svolgerà venerdì prossimo, nelle forme dell’incidente probatorio, in carcere a Taranto. A riferirlo, uno dei legali della ragazza, Francesca Conte, che sarà presente all’incidente probatorio insieme all’altro difensore di Sabrina, l’avvocato Emilia Velletri. Oggi, gli avvocati Velletri e Conte hanno incontrato la loro assistita, rinchiusa in carcere dopo che proprio il padre l’ha accusata per il delitto. “Sta male, è molto provata” è quanto ha detto l’avvocato Conte dopo quello che, per lei, è stato il primo colloquio con Sabrina. “La prima sensazione e che ci troviamo di fronte ad un persona innocente. Se diamo tempo agli inquirenti di lavorare la verità verrà fuori” ha aggiunto il legale, che ha già visionato parte degli atti dell'inchiesta.
Nel contempo, nella caserma dei carabinieri altri testimoni sono stati interrogati dal pubblico ministero Mariano Buccoliero: si tratta del nipote di Michele Misseri, “Cosimino”, e della moglie. I due sono stati ascoltati in riferimento alla telefonata che zio Michele fece al nipote il 26 agosto scorso, giorno dell’omicidio. Quella sera Michele Misseri chiamò il nipote al numero di cellulare della donna: il contadino di Avetrana, nell'interrogatorio del 5 novembre, riferì agli inquirenti di aver utilizzato quell'utenza solo per risparmiare perchè si trattava dello stesso gestore telefonico. “Cosimino”, da quanto si è appreso, non è la persona con la quale il 26 agosto zio Michele aveva appuntamento in campagna per raccogliere fagiolini. Al telefono, secondo quanto riferito a verbale da Misseri, egli chiese testualmente al nipote: "Per caso da sopra la Riforma è passata qualche macchina sospetta che c'era Sarah dentro?". Il nipote, riferisce Misseri, gli avrebbe risposto: "No, di qua non è passato nessuno". Misseri, che a quell'ora avrebbe già occultato il cadavere, giustifica con gli inquirenti la telefonata dicendo che l'aveva fatta perchè "il figlio di Mimino andava alla scuola con Sarah".
Intanto, da Milano, si fa risentire il fratello della quindicenne uccisa, Claudio. Il ragazzo ha dichiarato al settimanale Oggi di aver chiesto all’agente di spettacolo Lele Mora “se aveva in mente qualcosa per me. Non mi dispiacerebbe la televisione". "Credo di avere delle potenzialità - ha aggiunto il giovane, che ha 24 anni - e per questo mi sono rivolto a Mora. Se non lo sa lui cosa farmi fare...". Claudio non nasconde la delusione per la risposta dell’agente dei vip: "Dice che non vado bene, non sono fatto per la tv". Secondo Oggi la bocciatura non avrebbe convinto Claudio il quale, accompagnato dal padre e da un legale, ha visitato altre agenzie milanesi di spettacolo.
Il fratello di Sarah, conclude il settimanale, "nega di voler tentare la strada dello spettacolo cavalcando la popolarità raggiunta a causa di una tragica storia di cronaca": "A un'agenzia di Torino, che mi proponeva di diventare il nuovo Azouz Marzouk (la cui famiglia fu sterminata nella strage di Erba ndr) ho già detto no".
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