L'ultimo capitolo della simulazione automobilistica esce oggi in Europa e Usa, dopo un'attesa di sei anni. Solo in Italia, prenotate oltre 45mila copie. Una saga che dal suo debutto nel 1997 ha venduto più di 55 milioni di copie

QUANDO si parla di Gran Turismo le parole lasciano spazio ai numeri. Non solo quelli indicati sui contachilometri dei bolidi del gioco ma anche quelli delle specifiche del nuovo capitolo della saga automobilistica più amata e venduta di tutti i tempi. Oltre mille automobili da scoprire e guidare, tra modelli storici, di serie e custom, compresa una dream-car che non esiste nel mondo reale.

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Com'è. Decine di ambientazioni e 70 percorsi, una sfida con Sebastian Vettel e due modalità di carriera: pilota e team manager. Si può giocare in 3D con i televisori che supportano questa modalità di immagine e se si dispone del PlayStation Eye e del controller Move, anche girare la testa per guardare dentro l'abitacolo e controllare lo sterzo come con un volante. Insomma, è la nuova incarnazione di Gran Turismo, la quinta, attesissima. La fuoriserie delle simulazioni di guida, in sviluppo per oltre sei anni per la maniacale attenzione al dettaglio del team di produzione, la Polyphony Digital di Kazunori Yamauchi. La serie è un'esclusiva PlayStation sin dal 1997 e da allora a oggi ha venduto oltre 55 milioni di copie nel mondo. Se il mercato dell'auto è in crisi, quello di Gran Turismo non lo è.

Accelerando. Tre anni fa Sony ha pubblicato un'anticipazione del gioco che esce oggi, Gran Turismo 5 Prologue. Un capitolo iniziale che - a posteriori si può dire - lasciava intendere vagamente cosa avremmo visto dopo quasi mille giorni. E, a parte qualche difetto storico dell'intelligenza artificiale dei piloti, a volte non troppo brillanti, Gran Turismo 5 è qualcosa di molto vicino al sogno mostruosamente proibito di ogni appassionato di automobili, ma non necessariamente di automobilismo. Nella modalità "A-Spec" al giocatore è richiesto di ottenere delle patenti per sbloccare veicoli e percorsi non disponibili all'inizio. Guidare un'utilitaria in questa simulazione non è molto diverso da come si farebbe nel mondo reale. Il dettaglio nel replicare i comportamenti fisici e tecnici dei veicoli è impressionante. Su GT5 si potrebbe tranquillamente fare scuola guida come prepararsi a una gara in pista in qualunque condizione atmosferica. Sia che si voglia provare a gareggiare con un pullmino Volkswagen degli anni '70 che con i prototipi da corsa più spinti. Ci sono per la prima volta anche i kart e le vetture da rally. In modalità "B-Spec" si può seguire il proprio team di piloti, valutarne le performance e deciderne la carriera. E poi ci sono le sfide umano contro umano, sia sulla stessa console con lo schermo diviso in due che su internet con altri giocatori connessi da tutto il mondo.

Record. Il successo della prevendita in Italia fa segnare un nuovo primato: 45mila copie in preordine nel nostro paese non si erano ancora viste. Il fattore attesa ha sicuramente giocato un ruolo, assieme all'abile marketing di Sony che più volte ha annunciato l'uscita del gioco e poi spostato la data. I milioni di copie venduti finora sono destinati ad aumentare, anche perché GT5 tra qualità della simulazione e spettacolarità audiovisiva è uno dei migliori videogame per PS3 in assoluto, e (qualche fisiologico difettuccio a parte) probabilmente il miglior simulatore di guida tout court. A battersela con il capolavoro di Yamauchi c'è Forza Motorsport 3 per XBox, un gioco bello, solido e divertente ma che non ambisce al sapore ultratecnico di GT5, dedicato ai cultori dell'automobile come oggetto di divinazione. Gran Turismo 5 comprende poi diverse modalità di puro divertimento come il "viaggio fotografico": è possibile fotografare la propria vettura in alcuni dei luoghi più suggestivi del mondo e poi salvare le immagini nella propria bacheca.