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25 nov 2010

Motor Show 2010: accanto allo spettacolo tornano le auto

La rassegna Bolognese (4 12 dicembre) torna a essere un salone internazionale dell'auto. Assenti solo il gruppo Bmw e le marche giapponesi eccettuata Nissan. E sui piazzali appassionanti gare sportive
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Nonostante stia per compiere i 35 anni è un sempreverde: il Motor Show di Bologna, salone internazionale dell’auto, riprende a macinare importanza e show in un cocktail che determina un successo sconosciuto altrove, anche in città come Londra che hanno dovuto alzare bandiera bianca di fronte alle difficoltà. A Bologna saranno assenti il gruppo Bmw e molti giapponesi: ma, come dice un proverbio, gli assenti hanno torto. Anche perché il Motor Show 2010 è stato inserito nel calendario Oica, l’organizzazione internazionale dei costruttori automobilistici.
Ad inquadrare il Motor Show nel particolare momento del settore automotive è Giada Michetti amministratore delegato di GL Events Italia, società organizzatrice del Salone: “La profonda crisi che ha colpito il mercato mondiale dell'automobile ha dimostrato che nessun Paese della terra intende rinunciare all'industria delle quattro ruote. Non a caso molti Governi non solo hanno varato incentivi ecologici per sostenere la domanda, ma sono anche intervenuti direttamente a sostegno dell’industria nel periodo di crisi. Gli Stati Uniti hanno erogato alla loro industria 24,4 miliardi di dollari, la Francia 8,5 miliardi di euro, la Germania 3,5 miliardi di euro e la Spagna 1,91 miliardi di euro. L’Italia nulla, in quanto si è limitata ad adottare soltanto incentivi alla domanda come peraltro hanno fatto anche tutti gli altri Paesi citati”.
“Lo sviluppo del mercato dell'auto – ha proseguito Giada Michetti - si sta spostando sempre più verso i paesi emergenti, mentre i mercati maturi vedono ridursi progressivamente la loro incidenza. Non solo il mercato degli Stati Uniti, ma anche quello del Giappone (tra il 2008 e il 2009 la produzione è passata da 9.928.000 unità a 6.862.000), e soprattutto il mercato europeo. Infatti in Europa Occidentale l'anno scorso sono state prodotte 11.037.000 milioni di autovetture contro i 14.216.000 milioni del 2007. E’ quindi l'Europa l'area del mondo dove e' concentrata gran parte della sovracapacità produttiva".
Giada Michetti parla di coraggio nel riproporre il Motor Show come rassegna internazionale dell’auto e, contemporaneamente, come monumentale agglomerato di grandi spettacoli motoristici sportivi. A fine settembre 2009 le Case auto comunicarono ufficialmente che non sarebbero state presenti al Motor Show. La prospettiva era quella di fare come altri saloni dell’auto e altre fiere avevano già fatto o avrebbero fatto poi: cancellare la manifestazione. Ma la formula sport&show è quella che ha fatto la fortuna delle passate edizioni: anche nel 2010 il successo dovrebbe essere pieno.
A fianco della rassegna delle auto (47 novità fra mondiali, europee e italiane ma parecchie reano già presenti a Parigi in ottobre) il Motor Show lancerà Electric City: una sezione con 8 Costruttori che esporranno le loro auto elettriche dando al pubblico la possibilità di provarle. Tra le novità c’è Business Class, un biglietto all inclusive che a un costo superiore include un pacchetto di servizi privilegiati legati alla visita al Salone.
Otto le aree esterne, inclusa l’arena Motorsport quest’anno titolata da Mobil 1 che proporrà Abarth e Ford: le attività di test drive saranno gestite da Aci, Fiat, Kia-Brc, Renault, Dacia, Gruppo Volkswagen, sia coi brand Skoda, Seat e Volkswagen che con i suoi veicoli commerciali.
Intenso anche il programma gare, con 44 eventi delle diverse discipline sportive in soli 9 giorni, tra cui la giornata dedicata interamente a Ferrari dell’8 dicembre e il grande rally con il Memorial Bettega, espressione del Mondiale Rally.

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