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18 nov 2010

Italia, Ocse lima stime Pil, vede deficit poco sopra 3% in 2012

di Francesca Landini

MILANO (Reuters) - Dopo una delle recessioni più profonde tra i paesi Ocse, l'economia italiana ha iniziato a registrare una ripresa moderata che si rafforzerà lievemente nei prossimi due anni.

La crescita, che rimane trainata da esportazioni e investimenti, sarà, però, inferiore alle previsioni del governo, portando quindi a un lieve sforamento degli obiettivi di bilancio, anche assumendo un'applicazione completa e attenta delle misure di consolidamento fiscale.

Sono queste le previsioni contenute nel rapporto semestrale dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse) che stamane aggiorna le stime dello scorso maggio.

Rispetto alla primavera scorsa, l'istituto con sede a Parigi lima le proiezioni di crescita per l'Italia a 1% quest'anno (da 1,1% del 26 maggio), a 1,3% (da 1,5%) l'anno prossimo e indicando +1,6% nel 2012.

Nella decisione di finanza pubblica, il governo stima una crescita di 1,2% quest'anno, seguito da 1,3% nel 2011 e un'espansione del 2% sia nel 2012 che nel 2013.

"Nonostante la ripresa, il Pil a metà 2010 rimane più del 5% al di sotto del suo picco a inizio 2008. Questa è una caduta più pesante della maggioranza dei paesi Ocse e Ue e la ripresa appare confermare, per ora, il debole trend di crescita della scorsa decade", scrive l'Economic outlook.

"Mentre c'è stato un forte recupero negli investimenti, la loro quota sul pil rimane ben al di sotto della media di lungo periodo, come negli altri paesi, riducendo le prospettive di crescita in futuro".

Per l'organizzazione internazionale il maggior rischio che pesa sulla crescita è proprio l'andamento degli investimenti, in attesa che i consumi, privati e pubblici, escano dall'attuale fase di "fiacchezza".

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