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22 nov 2010

Facebook tocca quota 25% fa un quarto del traffico USA

Ogni quattro pagine web visitate negli Stati Uniti, una è del social network di Mark Zuckerberg. Che raggiunge il 10% del conto mondiale delle navigazioni web e sorpassa Google del 3%. E non accenna a rallentare la crescita


LA SOLITUDINE dei numeri dei primi in classifica è indiscutibile. Facebook è il sito più cliccato al momento negli Stati Uniti e l'eclatante sorpasso su Google di qualche tempo fa è ormai un dato acquisito. Certo il web non finisce a casa Zuckerberg, ma al momento il più giovane miliardario del mondo può godersi il panorama dalla vetta.

Le cifre. Il social network in blu è popolarissimo, anche in Italia. Qualche concorrente ha dovuto chinare la testa, come Myspace che ha da poco abilitato la funzione "Facebook connect", per far accedere gli utenti con le credenziali dell'altra rete sociale 1. Un quarto del traffico web negli Usa al momento appartiene alla grande F, e il 25% oltreoceano si può rapportare al 10% del traffico mondiale. Cliccare "mi piace" sui contenuti condivisi dagli altri è ormai quasi una disciplina olimpionica e i campioni del mondo al momento sono i navigatori web statunitensi.

I numeri. I dati vengono da Hitwise, una società di ricerca che certifica anche un 3% di utenti in più di media nel confronto con Google, a favore di Facebook. Ma le due aziende continuano a fornire prodotti non solo molto diversi, e anche difficilmente complementari. Sul terreno degli utenti unici, Mountain View è però ancora avanti a Zuckerberg: 173 milioni 300 mila ogni mese contro 151 milioni 300 mila, secondo

le rilevazioni di comScore. Che però fa notare come il social network di Zuckerberg cresca del 55% anno su anno.


Prodotti. Cinquecento milioni di utenti sono molti. Molti più di quanto la pur ampia visione di Zuckerberg avesse potuto immaginare ai tempi di TheFacebook.com, prima incarnazione del progetto dallo sviluppo virale ben dipinto nel film The Social Network 2. In cui si nota che sin dal primo giorno Facebook si è preoccupata di offrire opportunità specifiche ai suoi utenti, e nel 2010 le innovazioni non sono mancate. Dalle Stories che trasforma in racconti i profili di ogni utente, fino alla rivoluzione della social-posta 3 di Messages, un passo evolutivo non indifferente che coinvolge smartphone, email e chat e i cui effetti sul nostro modo di comunicare potrebbero essere significativi. E poi Places, la geolocalizzazione con offerte commerciali mirate che fa dormire meno bene del solito i competitor di sempre e anche i nuovi, da Google a Foursquare.

Una crescita continua. Il flusso di utenti sembra non arrestarsi mai, conseguenza spesso non connaturata alla bontà dei servizi, ma più allo zeitgeist, lo spirito del tempo così oculatamente misurato da Google ogni anno, analizzando le parole più ricercate. E anche se c'è qualche allarme sui social network e gli attacchi d'ansia 4, c'è una buona possibilità che la parola più cercata di quest'anno sia proprio quella più temuta a Mountain View: Facebook.

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