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29 nov 2010

Elisabetta Canalis: ecco come ho smesso di fumare

La showgirl si confessa nel mensile in edicola: ho usato la forza di volontà, la mia pelle è ringiovanita. Ho iniziato a 15 anni nel bagno del liceo, volevo sentirmi più seducente


La copertina di "Ok Salute" di dicembre
L'ultima l’ho fumata a metà marzo. Poi ho buttato il pacchetto e con le sigarette non voglio avere più niente a che fare. Dalla sera alla mattina, ho deciso e basta. Per un’amante del fumo come me era l’unico modo. Quando smetti, è come chiudere una grande storia d’amore: serve un taglio netto, non una pausa di riflessione. Se avessi deciso di controllarmi, magari eliminando una cicca al giorno, sarei ancora con l’accendino in mano, ne sono certa. Come ho fatto? Niente cerotti o gomme a base di nicotina, niente sigarette elettroniche, niente agopuntura e libri. Forza di volontà: è questa la chiave della mia vittoria sul tabacco. Spesso, in passato, genitori e fidanzati mi avevano chiesto di smettere. Non li ho mai ascoltati né, devo dire onestamente, le loro parole mi toccavano più di tanto.

Elisabetta Canalis (Lapresse)
Da quando ho abbandonato le bionde la mia pelle è ringiovanita
E tutt’a un tratto, non so cosa mi sia scattato dentro, ma ho realizzato che le bionde erano diventate uno stress più che un piacere. Perché? Dipendevo da loro. È difficile giungere a questa conclusione per un fumatore. La sigaretta era per me una compagna insostituibile: con lei ho condiviso momenti di gioia, delusione, nervosismo, lacrime e attese. È automatico pensare che senza quella cosa in mano non riusciresti a sfogarti, a riflettere e a vivere appieno le tue emozioni. Le cose non stanno così e chiudendo con il tabacco mi sono liberata dalla più grande schiavitù che mi ero autoimposta nella vita. Il fisico mi ha subito ringraziato. Il fiato e la resistenza sono migliorati in poche settimane. La pelle è ringiovanita, ora è più luminosa, levigata. Ho sempre sofferto di una leggera forma di acne e da quando non fumo non è quasi più ricomparsa. Coincidenze? Non credo proprio. Poi c’è il capitolo gola. Mai stata meglio! Da quando ho abbandonato il pacchetto, basta con tonsilliti e scatole di antibiotici una dietro l’altra.

Sono tornata al peso forma nel giro di due mesi
E il tanto famigerato ingrassamento? Beh, avrò preso quattro o cinque chili, che ho buttato giù in un paio di mesi con lo sport. Ho incrementato i miei allenamenti in palestra: sono piena di energia, dovrò pur sfogarla in qualche modo... E ho seguito la dieta mediterranea, in versione ipocalorica. Non mi piacciono i regimi fai da te, li ritengo squilibrati e pericolosi. Per una buona forchetta come me, l’unico modo per rimanere in forma è mangiare bene e regolarmente. Molti sostengono che dire stop al fumo sia il modo migliore per prendere peso. A mio avviso questo è uno dei motivi per cui la maggior parte delle donne non prova nemmeno a smettere. In realtà, non bisogna temere la bilancia: quella che arriva è nella maggior parte dei casi ciccia passeggera. Dire che non mi è più tornata la voglia di un tiro sarebbe ipocrita. Specie dopo i pasti, quando il richiamo della sigaretta è molto forte, sono tentata. Ma resisto. A volte, guardandomi allo specchio, mi capita di chiedermi come sarebbero oggi la mia faccia e la mia pelle se quel giorno nei bagni della scuola non avessi iniziato.

Avevo iniziato per sentirmi più seducente
Avevo 15 anni e frequentavo il liceo. Mi piaceva l’idea di somigliare alle cattive ragazze tutte truccate e vestite più alla moda di me, che tra un’ora e l’altra e si scambiavano l’accendino e poi di corsa spegnevano il mozzicone. In quel periodo della vita, un’adolescente passa dall’essere una specie di fagottone insicuro e complessato, che ancora si fa vestire dalla mamma, all’atteggiarsi da seduttrice che vuole far cadere ai suoi piedi i coetanei. Ecco, purtroppo per me e per tante altre della mia generazione fumare era uno di quei modi. Addirittura ricordo che si diceva: "Per dimagrire basta accendersi una sigaretta poco prima di pranzo e l’appetito scompare". Invece, la fame è rimasta e io sono entrata in una trappola da cui sarei uscita solo 16 anni dopo.

Sono fiera di aver detto addio alla nicotina
Mi viene in mente un episodio in cui per colpa delle sigarette mi sono sentita un’idiota. Ero a Genova e presentavo l’Mtv day, nel 2009. Nel tragitto dai camerini al palco camminavo spesso davanti a gruppi di ragazzi che mi chiedevano una foto o un autografo. Io avevo, come sempre in ogni pausa, la bionda in bocca. Loro hanno cominciato a urlarmi: "Dai, Eli, butta la cicca, vieni da noi!". Oppure: "Eli, perché fumi? Fa male!". Mi sono sentita in difetto: io alla loro età non vedevo l’ora di esser fuori di casa per comprare le sigarette. Quegli adolescenti mi hanno dato una bella lezione. Oggi sono fierissima di aver smesso. Non do garanzie su cosa mi riserva il futuro, tra dieci, venti o trent’anni. Lo so benissimo: ricaderci è facile. Ma ora mi sento così bene che il pensiero di ricominciare è lontano anni luce da me
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