Filippo Preziosi: "Rossi lavora come un ricercatore in laboratorio. Ora miglioriamo l'anteriore".
Ora che Valentino Rossi è in convalescenza post operatoria dopo l'intervento alla spalla, in Ducatisi lavora duro sui dati raccolti nel test di Valencia col Dottore per preparare al meglio la moto in vista dei test di febbraio, quando il pilota di Tavullia tornerà in sella. Una lavoro lungo e articolato, ma per cui gli uomini di Borgo Panigale sono pronti anche agli straordonari.
"La cosa positiva è che ora sappiamo esattamente dove concentrare i nostri sforzi - dice in propositoFilippo Preziosi -. Prima che Valentino provasse la moto avevamo una serie di attività propgrammate ma non sapevamo esattamente quali fossero le più urgenti ed importanti. Ora abbiamo individuato le aree in cui la moto va bene ed abbiamo una graduatoria delle priorità".
METODO DI LAVORO - "Rossi mi ha sbalordito perchè dà una grande quantità di informazioni - continua Preziosi -, mantiene la calma anche nei momenti più difficili, lavora come uno sperimentatore in laboratorio. Ogni volta che provi qualcosa ti dice dove guadagni e dove va male. Un atteggiamento che genera positività all'interno del box. Ora sappiamo di doverci concentrare sull'anteriore, e lavoreremo su rigidezze, frenata e distribuzione dei pesi. Vogliamo essere pronti per il test del 1 febbraio a Sepang.
Per allora sarà pronto anche il pilota, che nel test di Valencia era evidentemente condizionato dai problemi alla spalla: "Anche perchè la Ducati è una moto più 'fisica' rispetto alla Yamaha, per lui era difficile trovare subito la giusta confidenza. Sono sicuro che per febbraio sarà pronto a guidare al massimo la Desmosedici e trovare il giusto feeling con la moto. Nel frattempo sta a noi lavorare al massimo. Il nome Valentino apre mille cuori, magari si lavora persino un po' di più".
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