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27 nov 2010

Berlusconi: "Non riusciranno ad eliminarmi chi non vota la fiducia è un traditore"

Audiomessaggio del Cavaliere ai Promotori della Libertà: "Noi andiamo avanti, noi facciamo, gli altri parlano". "La vita pubblica è paralizzata da una crisi politica che ci ha riportato indietro la vecchia partitocrazia, con i suoi linguaggi e i suoi egoismi". "Aperti a un patto di fine legislatura"

ROMA - "Vogliono eliminarmi, ma non ci riusciranno. Noi andiamo avanti, noi facciamo, gli altri parlano". Nel pieno della bufera sul presunto complotto per danneggiare l'Italia, Silvio Berlusconi torna a far sentire la propria voce. Lo fa in un audiomessaggio ai Promotori della Libertà, in cui rivendica al suo governo di aver lavorato bene e "risolto numerose emergenze". Come spesso gli accade durante i suoi interventi, il premier spazia su vari temi. Dalle proteste contro la riforma dell'università alla crisi politica ed economica ("una crisi di credibilità ci porterebbe in fretta sulla stessa strada della Grecia e dell'Irlanda"). 

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"Chi è salito sui tetti per protestare contro la riforma dell'università difende i baroni", attacca il presidente del Consiglio mentre nelle piazze continua la lotta degli studenti. Quella lotta, assicura Berlusconi, "che è organizzata dalla sinistra". 

Poi tocca alla situazione politica. Chiaro il messaggio ai finiani, spina nel fianco del premier: "La vita pubblica è paralizzata da una crisi politica, irragionevole e irresponsabile, che ci ha riportato indietro alla vecchia partitocrazia, con i suoi linguaggi e i suoi egoismi", scandisce il Cavaliere. Che ostenta la consueta sicurezza: "Questo governo è stato eletto dagli italiani e al nostro governo non c'è altra alternativa". Il 14 dicembre, garantisce, "avrò la fiducia, ma non dovrà essere occasionale". E chi voterà contro "sarà segnato come un traditore a vita". Se poi si dovesse andare al voto, il premier ha una certezza: "Sbaraglieremo tutti". Toni forti, mitigati, da quello che suona come un appello più formale che altro: "Vogliamo realizzare con chi ci sta quel patto di legislatura del quale ho parlato nelle scorse settimane. Questo vuol dire che siamo aperti a ragionare con tutti senza pregiudizio".    

Scontro sul "complotto". 
Quello che sta accadendo contro l'Italia non è una strategia né un complotto, ma ci sono "una serie di fatti che si possono sommare" e che danneggiano l'immagine del Paese. Dopo l'allarme lanciato ieri da palazzo Chigi 2, il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, circoscrive la vicenda. Così come il ministro Raffaele Fitto, che parla di "una serie di coincidenze che rischiano di dare la senzazione di attacco concentrico all'Italia da parte di forze esterne e interne al nostro Paese". Granitica invece la convizione del ministro Maria Stella Gelmini: "E' veramente scandaloso che ci siano italiani che, pur di dare addosso al presidente Berlusconi, facciano il tifo perché l'Italia crolli". La Lega, invece, utilizza la vicenda per rilanciare la sua voglia di elezioni: "ll sonno della ragione genera mostri ma anche il sonno della politica, o meglio la sua debolezza, genera mostri ancor più grandi. Le elezioni non sono un capriccio della Lega, ma sono fatte per ridare forza alla politica e mobilitare i cittadini", dice il ministro per l'Attuazione del programma Roberto Calderoli.

Durissima, invece, la reazione dell'opposizione. "Siamo di fronte ad un uomo fuori di senno, vittima dei suoi fallimenti e dei suoi fantasmi, assecondato da un esecutivo di compiacenti lacchè, pronti a tutto", afferma Massimo Donadi, presidente dei deputati di Idv. "Un governo che nella sua impotenza solleva un problema del genere e lo lascia lì per aria dimostra solo di essere solo un governo pericoloso, un governo dell'instabilità" commenta il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani. Per Nichi Vendola, leader di Sel, "c'è una strategia contro l'Italia e l'autore è Berlusconi".  

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