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30 set 2010

I manager di UniCredit formano il loro carattere con l'addestramento da marines

Al termine della due giorni in caserma, al momento del commiato dagli ufficiali e sottoufficiali che per 48 ore li hanno tenuti sotto la propria ala, hanno ancora i volti accalorati. Sorridono, stringono forte le mani ai loro istruttori. Si percepisce quasi la voglia di non andarsene, tra i sedici dirigenti di Unicredit (tra cui cinque donne) che tra lunedì scorso e ieri hanno preso parte, a Forlì, ad un singolare stage formativo: un corso di addestramento diretto e coordinato dall'Ufficio orientamento e sviluppo professionale dello Stato Maggiore dell'Esercito. 

Il corso si è tenuto alla caserma De Gennaro di Forlì, condotto da un gruppo di ufficiali e sottoufficiali del 66° reggimento aeromobile "Trieste". Obiettivo: migliorare le capacità di problem solving e di lavoro di squadra per un gruppo di manager prevenienti da diversi settori della direzione aziendale UniCredit (da quello dei rischi operativi a quello dell'Information Technology) e tutti facenti parte del comitato per la Business Continuity e Crisis Management che fa capo al Security Department.

Personale che deve sapere fornire istruzioni per garantire l'operatività aziendale in ogni momento. Anche e soprattutto nei momenti di crisi dovute ad ogni genere di minacce (dai terremoti, agli scioperi, al terrorismo). Personale che deve saper quindi dimostrare di possedere nervi saldi e sangue freddo in ogni possibile situazione, oltre che competenza professionale nei propri ambiti di lavoro. Così, mentre a Milano si giocava la partita del dopo-Profumo, a Forlì i sedici dirigenti hanno vissuto una due giorni di full immersion in ambiente militare, cimentandosi in discese in corda doppia dalla cima della torre della caserma De Gennaro, in esercizi di tiro con armi ad aria compressa, hanno partecipato all'alzabandiera e si sono adeguati ai ritmi della vita da caserma. 

Nei momenti di briefing con gli istruttori, non sono mancati i momenti di riflessione. E visto che l'obiettivo, in fondo, era proprio quello di rafforzare la propria self confidence, cosa di meglio di un po' di massime filosofiche. «Si impara di più su una persona in un'ora di gioco che in un anno di conversazione»: La frase – una citazione da Platone - i manager Unicredit se la sono trovata davanti al momento di iniziare lo stage. Una premessa per dire che di lì in avanti iniziava il "gioco". Un gioco per "conoscere se stessi", per dirla questa volta "alla Socrate". Nel gioco per conoscere se stessi non poteva mancare la sfida con l'imprevisto. È arrivata martedì sera. Trasferta alla foce del Reno, a Casalborsetti (Ravenna). Qui si trova un poligono militare. Siamo in area Delta del Po. Regno di fenicotteri e aironi. Ma anche di terribili zanzare. Zaini pesantissimi in spalla, il team di UniCredit è stato lasciato a se stesso e ha dovuto dimostrare di sapersela cavare. Per cena razione da combattimento: biscotti, latte condensato e cioccolata. «È stata un'esperienza molto interessante anche per noi», spiega il comandante della caserma De Gennaro, il colonnello Franco Galletti.

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