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27 ago 2010

Hind, principessa degli eccessi Dai gioielli al veleno mortale


Moglie di un fratellastro del sovrano, fu accusata 
di furto e maltrattamenti. Il fratello: «L'hanno uccisa»

La principessa Hind al Fassi (a sinistra)
La principessa Hind al Fassi (a sinistra)
La principessa Hind Al Fassi, quando era in vita, non si è fatta mancare nulla. 
Feste da Mille e una notte, spese folli e follie, raggiri a gioiellerie e denunce per maltrattamenti nei confronti dei suoi servitori. E così non è una proprio una sorpresa che anche da morta faccia notizia. Il fratello Allal ha accusato i figli e il marito della donna - il principe Turki, uno dei fratellastri del re saudita - di averne provocato il decesso.

Hind, 52 anni, cresciuta nel clan marocchino degli Al Fassi, noti per essere degli abili guaritori, si trasferisce - quasi 30 anni fa - al Cairo insieme al marito, oggi ottantenne. È un esilio forzato. La principessa, coinvolta nella misteriosa sparizione di un «tesoro» di collane e anelli preziosi, è invitata a lasciare il Regno. In Egitto si sistema in un grande hotel, dove occupa con il suo entourage ben due piani. Ma neppure al Cairo resta tranquilla: froda il suo consulente finanziario e viene condannata, però il suo legame con l'Arabia Saudita le evita il carcere. Vistosa ed esuberante, Hind lascia conti aperti e crea guai da Londra a Miami. Per diverso tempo abita nel Sud della Florida trasformandosi nell'incubo di vicini e polizia. Una volta, il piccolo gregge che tiene nel parco della sua villa sconfina nei giardini del quartiere e divora l'erba. Per la festa di compleanno del figlio di tre anni - siamo nell'82 - ingaggia un intero circo e un'orchestra. Poi decide di costruire una discoteca dotata di uno speciale dispositivo che provoca il rumore di un tuono. In un'altra occasione è coinvolta in uno scontro con la polizia. Gli agenti, intervenuti per indagare su violenze ai danni dei camerieri, sono respinti con feroci insulti. E una poliziotta afferma di essere stata presa a morsi. Hind socializza, festeggia e intreccia rapporti. In Florida non è difficile trovare amici - specie se sei ricco - ma devi stare attento a chi frequenti. E, all'epoca, nascono chiacchiere sui rapporti con un avvocato non proprio immacolato.

Rientrata in Egitto, Hind continua ad essere protagonista. Almeno una volta all'anno organizza un evento di beneficenza con la distribuzione di pasti per i poveri e letture religiose tratte dal Corano. Un omaggio in ricordo del padre e un modo per dimostrare che non è la principessa «cattiva», capace di «stregare» l'anziano consorte con presunti poteri magici. La strana favola ha un brutto epilogo. Domenica, Hind si sente male. Viene ricoverata, ma non c'è nulla da fare. Per i medici è morta «per cause naturali». Bugie, ha sostenuto il fratello Allal. A suo dire la principessa è stata vittima di un complotto. I parenti negano e affermano di essere stati aggrediti in ospedale da Allal. Più che a palazzo sembra di essere al suk.

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