L'esibizione dei purosangue precederà il Carosello dei Carabinieri. Il leader libico porterà la tenda beduina
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| Gheddafi durante la precedente visita in Italia (foto d'archivio Eidon) |
È stato il leader libico in persona a ordinare la trasferta italiana dei «suoi» quadrupedi: «Gheddafi è un grande appassionato di equitazione, nel tempo libero lui stesso va a cavallo —dice Rifaat El Nagar—e ogni anno in occasione dell'anniversario della Rivoluzione si svolgono in Libia gare e competizioni equestri». L'esibizione dei trenta purosangue, lunedì alle 21, precederà il Carosello dei Carabinieri con le sue storiche figure: losanghe al trotto, spirali al galoppo, valzer delle quadriglie, archi di sciabole e carica finale dei 120 destrieri italici. Il colonnello Francesco Ferace, 50 anni, napoletano, dal 2007 comandante del IV Reggimento carabinieri a cavallo, ieri ha telefonato all'ambasciata libica: «Ho chiamato per informarmi sul regime alimentare — spiega— mica tutti i cavalli mangiano uguale, la dieta cambia con le latitudini, in Germania per esempio gli animali vogliono il fieno bagnato, in Libia non so...». Altre riunioni e consultazioni sono in programma oggi, perché al loro arrivo gli stalloni di Tripoli verranno «scuderizzati» nella caserma di Tor di Quinto e lì rimarranno per un paio di giorni, il tempo della visita romana di Gheddafi (che come l'anno scorso si porterà dietro pure la tenda beduina). «Non sono previsti però esercizi o figure in comune —avverte il colonnello Ferace — poiché manca ancora il necessario affiatamento tra i nostri cavalieri e i loro. In futuro chissà...». Lunedì sera, secondo la mappa dei giorni di Ramadan, il digiuno verrà interrotto alle 19.53. L'anno scorso, per il primo anniversario del Trattato di Amicizia, dopo il tramonto Berlusconi e Gheddafi cenarono insieme a Tripoli mangiando cous cous e carne di montone. Al momento il menu italiano resta invece top secret.
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