DISAPPUNTO ESPLICITO ANCHE DA DIVERSI MANAGER DELLA CASA DI REDMOND
Alla TechEd 2010 decine di standiste in bikini: l'azienda costretta a chiedere scusa alla sua clientela femminile
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| Alcune Meter Maids (dal sito metermaids.com) |
LE MODELLE DI MICROSOFT - La rappresentanza femminile nel mondo delle nuove tecnologie è decisamente limitata: non appartiene infatti all'immaginario collettivo la figura della programmatrice. E' quantomai insolito declinare al femminile un qualsivoglia impiego nell'industria videoludica, così come rare sono le posizioni dirigenziali occupate da donne nelle società informatiche, un ambiente fatto da maschi per altri maschi. Non c'è dunque da stupirsi se la maggioranza dei visitatori e dei delegati alle annuali fiere tecnologiche o ai convegni d'informatica sono uomini. Tra le poche partecipanti di sesso femminile ai meeting le hostess poi sono le uniche ad attirare un po' d'attenzione. Una pioggia di critiche hanno però causato le Meter Maids, hostess in bikini dorati assunte per l'occasione da Microsoft col compito di richiamare una simbolica corsa all'«oro» che i partecipanti avrebbero dovuto trovare nei padiglioni della TechEd. Le Meter Maids del resto, sono un'icona dell'Australia da oltre quarant'anni, sono spesso utilizzate dai locali come addette ai tassametri, regolano e animano le soste degli automobilisti nei centri commerciali, presenziano alle fiere e si trovano in ogni tipo di manifestazioni locali. Non sembrano però avere molta attinenza con la manifestazione di Microsoft, società che da anni combatte la discriminazione femminile tra i suoi dipendenti. Tanto che una key session della TechEd 2010 era dedicata appunto alle donne (poco presenti) nel mondo dell'information technology, riferisce il quotidiano australiano Sydney Morning Herald.
CRITICHE - Diverse dipendenti Microsoft si sono lamentate apertamente della presenza inopportuna delle ragazze svestite. Due esponenti dell'azienda controllata da Bill Gates, Nick Hodge e Catherine Eibner, hanno espresso tutto il loro disappunto su Twitter. La manager di Redmond, Tracey Fellows, ha criticato l'azione promozionale definendola «inaccettabile». Un vera e propria figuraccia insomma. E Microsoft è stata costretta a scusarsi dicendo: «Non immaginavamo che i costumi fossero così provocanti». Di tutt'altra idea Roberta Aitchison, responsabile delle ragazze Meter Maids: «La società sapeva benissimo come saremmo andate vestite, anzi Microsoft ha scelto personalmente i costumi».
HOSTESS - L'azione promozionale di Microsoft che ha raccolto così tante critiche in Australia, non è tuttavia un caso isolato: le cosidetteBooth Babes sono sempre presenti laddove si svolge una fiera tecnologica o un salone dell'auto. Bionde o brune, anche il mondo delle moto e della Formula1 schiera da sempre folti gruppi di standiste e hostess. Le cosidette ragazze immagine, con la minigonna d'ordinanza, sono diventate negli anni il «pezzo forte» persino alle fiere internazionali della fotografia: i produttori di fotocamere infatti invitano volentieri ballerine «coperte» solo dal bodypainting, come stimolo per clienti e giornalisti nel provare l'ultimo modello di videocamera o il nuovo apparecchio fotografico. Che queste performance possano in qualche modo imbarazzare o addirittura infastidire le dirette interessate e il pubblico femminile, non sembra però preoccupare più di tanto i produttori e i responsabili delle pubbliche relazioni.
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