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2 lug 2010

Disoccupazione record tra i giovani Conti pubblici, migliora deficit/Pil


Senza lavoro il 29,2% dei giovani. Nel primo trimestre 2010 il deficit all'8,7%, - 0,5 punti rispetto all'anno prima

(Newpress)
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MILANO
 - Il tasso di disoccupazione giovanile in Italia è passato a maggio al 29,2% dal 29,1% registrato ad aprile. E' il dato più elevato dal 2004, ovvero dall'inizio delle serie storiche. Rispetto al maggio 2009, il numero di giovani tra i 15 e i 24 anni in cerca di lavoro è salito di 4,7 punti percentuali. E' il quadro tracciato dall'Istat sulla base della stima provvisoria e dei dati destagionalizzati che indicano anche nell'8,7% il dato sul tasso di disoccupazione complessivo che si conferma stabile per il terzo mese consecutivo. Risulta però in aumento rispetto a maggio 2009 (quando era del 7,5%) di 1,2 punti percentuali. Rispetto ai mesi precedenti il dato del 29,2% relativo alla disoccupazione giovanile evidenzia un trend in aumento: ad aprile si era, come detto, al 29,1%, a marzo il tasso era stato invece del 27,6%.

OCCUPAZIONE IN CALO - In calo anche il numero di occupati che a maggio 2010 segna il -0,2% su base mensile e il -1,1% rispetto a maggio 2009. Il tasso di occupazione è pari al 56,9 per cento, in diminuzione di 0,1 punti percentuali rispetto ad aprile e di 0,8 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

IL DEFICIT/PIL - Sempre dai dati Istat, emerge un miglioramento del deficit-Pil nel primo trimestre del 2010, seppur rimanendo su valori elevati. A gennaio-marzo l'indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil si è attestato all'8,7%, in calo di 0,5 punti percentuali rispetto al 9,2% dello stesso periodo dell'anno prima. Nel 2009 il disavanzo pubblico è stato del 5,2%.

SALDO PRIMARIO - In particolare, il saldo primario (indebitamento al netto degli interessi passivi) è stato negativo e pari a 16,886 miliardi, contro un valore di -17,902 miliardi nei primi tre mesi dell'anno scorso. C'è stata quindi una riduzione di 0,3 punti percentuali del rapporto rispetto al Pil, passato a -4,6% da -4,9%. Il saldo corrente (risparmio) - aggiunge l'istituto di statistica - è stato negativo e pari a 22,852 miliardi, mentre nel primo trimestre dell'anno scorso il valore era - 21,423 miliardi, con un'incidenza negativa sul Pil pari al 6,2% (era -5,9% a gennaio-marzo del 2009).

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