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15 lug 2010

Berlusconi: "La P3 è un polverone su quattro pensionati sfigati"

Berlusconi e i 4 sfigati in pensione

Momenti difficili per il partito del presidente Berlusconi: l'inchiesta avviata a Roma sta rivelando un quadro incolore fatto dimeschine ambizioni e piccolefurbizie consumate ai danni dei colleghi. Per abbassare i toni di una querelle estiva che rischia di mietere vittime "in alto", il premier ha così deciso di ricorrere a un'antica strategia, fatta dianatemi e sorrisi.

Di più: per spegnere le lingue di fuoco appiccate all'interno del Pdl, il Cavaliere ha tentato la via della "canzonatura", dipingendo i presunti affiliati alla nuova loggia della P3 come inoffensivi "nonnetti", animati dagli ultimi guizzi di vitalità. Intervenuto ieri sera alla cena di gala per i 30 anni del mensile "Capital" a Milano, il presidente del Consiglio ha così commentato la notizia del giorno: "Non succede niente, è un polverone".

Alla platea riunitasi al Castello sforzesco il premier ha regalato ampi sorrisi e consigli: "Non state a leggere i titoli dei giornali. Stamattina hanno parlato di P3: quattro sfigati pensionati – ha scherzato il Cavaliere – che si mettono insieme per cambiare l'Italia. Ma se non ci riesco io!".

E sta tutta qui la difesa che il premier imbastisce a tutela della credibilità del suo partito: nella presunta diffusione di notizie che non possono considerarsi verosimili se non altro perché – a suo giudizio – coinvolgonopersonaggi innocui e vagamente ridicoli. Coordinatore del Pdl incluso. Una difesa improntata sullo "sfottò" che ha permesso al presidente del Consiglio di insistere su un altro tema centrale del suo intervento. "Io – ha riferito agli invitati di "Capital" – ho deciso di noncomprare e di non leggere più i giornali" e di seguire l'esempio della Thatcher, che si faceva portare solo gli articoli positivi. "Dissi a Bonaiuti – ha continuato il premier – da domani seguiamo il suo metodo e per due mesi non ebbi la fortuna di vederlo".

E poi ancora la legge sulle intercettazioni definita "doverosa", lamanovra finanziaria coraggiosa che eviterà di gravare sui cittadini e cercherà piuttosto di correggere gli sprechi perpetuati da Regioni, Province e Comuni. Il presidente del Consiglio ha dato fondo al suo migliore repertorio, concludendo con l'immancabile attacco allamagistratura politicizzata, dotata – a suo parere – di una"sovranità" spropositata. Per rinforzare la sua tesi, il Cavaliere ha anche rinfrescato le pagine di storia: "I padri costituenti per evitare un nuovo regime – ha ricordato - hanno fatto in modo di toglierecompletamente il potere al governo e al presidente del Consiglio e lo hanno dato al capo dello Stato, al Senato e alla Corte Costituzionale. E questo – ha concluso Berlusconi- è un vulnus grave in una democrazia".

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