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10 giu 2010

«Manovra può ridurre il Pil dello 0,5%»

Bankitalia: «Giusta l'entità della correzione. Ma se lo scenario dovesse peggiorare necessari nuovi interventi»

ROMA - La manovra economica varata dal governo è «adeguata». Ma nel caso in cui lo scenario dovesse peggiorare saranno necessari «nuovi interventi». Secondo la Banca d'Italia «nelle nuove condizioni di mercato era inevitabile agire al più presto, pur se le restrizioni di bilancio rallenteranno nel breve periodo la già modesta crescita dell'economia italiana. L'entità della correzione appare adeguata a raggiungere gli obiettivi di indebitamento netto nel quadro macroeconomico delineato nella Ruef (Relazione unificata su economia e finanza pubblica). Potrebbero essere necessari ulteriori interventi qualora si presentasse uno scenario più favorevole». Secondo Bankitalia inoltre «a parità di tutte le altre condizioni nel biennio 2011-2012 la manovra potrebbe cumulativamente ridurre la crescita del Pil di poco più di mezzo punto percentuale attraverso una compressione dei consumi e degli investimenti». Questo determinerebbe un «maggior disavanzo nel 2012 valutabile in poco meno di 0,3 punti percentuali che porterebbe il saldo di quell'anno a circa il 3% del Pil».

AUDIZIONE A PALAZZO MADAMA - Le dichiarazioni sono state rilasciate dal direttore centrale dell'Area ricerca economica e relazioni internazionali della Banca d'Italia, Salvatore Rossi, che è stato sentito a palazzo Madama dalle commissioni Bilancio di Senato e Camera. «La manovra è basata in larga misura su riduzioni della spesa corrente e su misure di contrasto all'evasione. Questa composizione degli interventi appare appropriata, visto il rilievo dell'evasione fiscale nel nostro Paese e il forte aumento della spesa corrente nell'ultimo decennio».

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