Vincitore nella sezione «benemeriti» del Premio Mario Luzi, l'attore ha improvvisato un vero e proprio show
ROMA - La serata di consegna del Premio Mario Luzi si è svolta venerdì 11 giugno al Teatro Valle di Roma, per protestare contro i tagli alla cultura da parte del governo. Il teatro è infatti segnato dalla soppressione, prevista dal decreto del ministro Bondi, dell'Eti, Ente Teatrale Italiano,finanziatore del teatro.
Roberto Benigni (foto Ansa) |
«FACCIAMO LA COLLETTA PER TREMONTI» - Attesissimo dal pubblico Benigni ha preso la parola verso le undici di sera, ultimo dei premiati. «Capisco il risparmio ma l'avete usato anche per gli scalini del teatro...?» dice appena salito sul palco, in riferimento ai quattro altissimi scalini compiuti per salire dalla platea. E poi via all'attacco: «Va bene la crisi ma per 174mila euro che mancano ai teatri, facciamo una colletta... e glieli diamo noi a Tremonti!». Applausi, risate tra gli spalti e poi silenzio. «Tagliare la cultura è come bruciare la bellezza, sputare sulla gioia, affogare la grazia» ha detto Benigni al culmine dell'intervento. «L'Italia è l'unica nazione al mondo dove è nata prima la cultura e poi la politica». E in riferimento alla legge sulla privacy: «Con questo decreto anche Dante è stato ridimensionato. Della Divina Commedia si dovrà fare un riassunto: nel mezzo del cammin di nostra vita... con la privacy la commedia è già finita». Infine ha reso un omaggio al premio Luzi: «E' la parola che tiene unita l'Italia». Lo show, durato quasi mezzora si è concluso con la recita a memoria del canto del Purgatorio di Dante.
IL PREMIO MARIO LUZI - Alla quinta edizione si è svolto alla presenza di Pier Virgilio Dastoli, Direttore Commissione Italiana Parlamento Europeo, Giovanni Puglisi Direttore Commissione Nazionale Italiana Unesco, Giorgio Assumma Presidente Siae e con la partecipazione di Carla Fracci Assessore alla Cultura Provincia di Firenze e Ambasciatrice del Premio e la donazione dell'opera di Paolo Gubinelli.
L'ETI, ENTE TEATRALE ITALIANO- L'Ente, nato nel 1942 con lo scopo di promuovere «l'incremento delle attività teatrali e di pubblico spettacolo» è il maggiore finanziatore del Teatro Valle di Roma, ha tra i consiglieri Giorgio Albertazzi e gestisce il Teatro delle Duse di Bologna e il Teatro della Pergola di Firenze
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