Protagonisti della vicenda due ragazzi trevigiani che dovranno sobbarcarsi i circa 60 mila euro di danni provocati all'autovettura. La dinamica del'accaduto è ora al vaglio dei carabinieri
L'avevano affitatta poche ore prima. Un colpo di testa da 1.500 euro per il week end più il pesante assegno cauzionale che l'a genzia aveva chiesto a «garanzia» di eventuali danni (20.000 euro circa). Obiettivo feste e locali del martedì sera. Ed eccoli, sono due ragazzi trevigiani, alla guida un trentenne residente a Dosson di Casier. Si danno appuntamento con gli amici poi partono. Sono le 21 passate.
La Ferrari è un modello di tre anni fa, un F430 del 2007. Ponente e veloce. Trazione, ovviamente, posteriore. Guidarla non è cosa da tutti ma nessuno dei due se ne preoccupa più di tanto. Fanno andare la macchina, in via Schiavonia poi l'asfalto è un nastro lungo, comodo. E quando mai ricapita d'essere seduti su una Ferrari? Il motore grida, ma in fondo alla strada c'è una curva. I due ci arrivano con le misure totalmente sbagliate e in pochi istanti il trentenne di Dosson perde il controllo della macchina che esce di strada e si schianta dritta contro un palo della luce. La frenata non basta. La macchina vale 120 mila euro, loro ne fanno circa 60 mila di danni. Distruggono il cofano e uscendo di strada spaccano pure il posteriore.
Escono dalla macchina, storditi dal colpo e dalla chiarissima cognizione d'aver fatto un disastro. Decidono di abbandonare la macchina. Alcol? Ai carabinieri riferiscono «di non aver avuto con loro il telefonino e d'aver deciso di andare a casa per chiamare i soccorsi». La Ferrari resta lì, accartocciata sul palo con dentro tutti gli effetti personali dei due. Passanti e Polizia, che nel frattempo transita per i normalio controlli, restano allibiti.
La dinamica del'accaduto oggi è al vaglio dei carabinieri che meditano le contravvenzioni da staccare ai due su cui oggi pesa sopratutto l'assicurazione.
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