Uno sconosciuto ha vinto le primarie dei democratici in South Carolina, ecco come
Non ha fatto nemmeno un comizio, non ha un sito web, non ha assunto consulenti politici e ha speso soltanto una manciata di dollari, quelli necessari a presentare la candidatura. Se il Washington Post non ne avesse scritto ieri mattina sulla sua prima pagina, nessuno avrebbe mai sentito nominare Alvin M. Greene, anni trentadue. Eppure martedì lo sconosciuto Greene ha vinto a sorpresa le elezioni primarie del Partito democratico e, a novembre, rappresenterà la sinistra della South Carolina contro il favorito senatore repubblicano Jim DeMint.
Nell'intervista al Post, Greene ha confessato di non aver fatto nulla, ma proprio nulla, durante la campagna elettorale, cosa che non ha spaventato i centomila elettori che lo hanno preferito con il 60 per cento dei voti al ben più strutturato ex giudice ed ex parlamentare statale Vic Rawl.
I democratici locali ancora non si capacitano. Il presidente del partito in South Carolina gli ha chiesto di ritirare la candidatura, anche perché è accusato di aver mostrato materiale pornografico a uno studente universitario. Il potentissimo capogruppo dei democratici alla Camera di Washington, James Clyburn, sostiene che dietro la vittoria dello sconosciuto candidato democratico ci sia la mano dei repubblicani, accusati di aver piazzato Greene nella scheda elettorale e di averlo fatto votare in massa dai propri elettori per assicurare al senatore DeMint un avversario debole alle elezioni di metà mandato del prossimo novembre. Greene smentisce, conferma che non si ritirerà e sfida a un dibattito televisivo il senatore DeMint.
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