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18 mag 2010

Omofobia, associazioni gay al Quirinale Carfagna chiede scusa


Il ministro per le Pari Opportunità ammette: sono stata guidata da pregiudizi

     
Il ministro per le Pari opportunità Mara Carfagna (foto Ansa)

ROMA (17 magio) - «Una giornata straordinaria»: così le associazioni di omosessuali commentano, all'uscita dal Quirinale, l'incontro con il presidente della Repubblica in occasione della Giornata contro l'omofobia. Durante l'incontro il ministro per le Pari Opportunità Mara Carfagna, racconta a nome di tutti Imma Battaglia, «ha chiesto scusa, ammettendo di essere stata inizialmente guidata da un pregiudizio nei confronti delle istanze del mondo omosessuale». 

Bersani: piaga sociale che mina convivenza civile. «Come la xenofobia, il razzismo o l'antisemitismo, l'omofobia è una piaga sociale che mina le basi di una convivenza civile fondata sull'uguaglianza dei cittadini e sulla libera espressione di ogni persona», sono state le parole espresse dal segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, che ha rilanciato l'impegno del suo partito contro l'omofobia. 

Gaylib: autocritica governo sia esempio per governo. «Il Governo e la maggioranza di centrodestra alla guida del Paese prendano ad esempio la virtuosa e rivoluzionaria umiltà dimostrata dal ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, in un anno di prezioso confronto col movimento lgbt culminato oggi nell'incontro con il Capo dello Stato»: lo afferma in una nota Enrico Oliari, presidente di Gaylib, l'associazione degli omosessuali di centrodestra. «L'autocritica rispetto a posizioni di pregiudizio ormai remote, assieme all'invito del presidente Napolitano a rendere comune a tutte le forze democratiche, i movimenti, le donne e gli uomini italiani una battaglia di civiltà quale è quella contro l'omofobia - dice Oliari - sia l'immagine più vivida della giornata di oggi, nuovo possibile punto di partenza nel dibattito politico-parlamentare sui diritti civili gay». 

Serracchiani: diritti gay obiettivo ancora lontano. «Per i gay la strada dei diritti è ancora in salita e anche in Italia vivere con serenità il proprio orientamento sessuale rimane un obiettivo lontano»: lo ha sostenuto l'europarlamentare Debora Serracchiani (Pd). «Nel nostro Paese non siamo ancora riusciti a dotarci di leggi che perseguono i reati a sfondo omofobico, ultimi in Europa con la Grecia, e il centrodestra - ha aggiunto riferendosi alla polemica sorta a Udine dopo l'affissione, su iniziativa dell'Arcigay e Arcilesbica, di manifesti che ritraggono un bacio omosex - continua a demonizzare perfino l'espressione degli affetti omosessuali».

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