Metti mi piace

18 mag 2010

L'ombra di un serial killer a Roma

Scoperto un serial killer degli anziani in clinina

L'ombra di un serial killer a Roma

Sospetti su sette omicidi in due anni. Indaga la squadra "Cold case" della Questura

ROMA - Nessuna traccia. Nessun sospetto. Come un fantasma passava in corsia e uccideva anziani pazienti. Un «angelo della morte», un serial killer invisibile, abile a nascondere ogni prova, a ingannare medici e specialisti della morgue. A far archiviare sette omicidi commessi in due anni, a partire dal 2008, come decessi naturali, avvenuti in una casa di cura fra Tivoli e Guidonia. Uomini e donne, ultrasettantenni, assassinati forse per motivi economici, dopo essere stati ricoverati in seguito amalori, incidenti domestici o gravi patologie.

Fino a ieri la notizia della presenza di un omicida seriale alle porte di Roma è stata tenuta segreta. E anche adesso sulle indagini c'è il massimo riserbo. Si tratterebbe comunque di un infermiere, o di un portantino. Un operatore sanitario con nozioni di medicina, a diretto contatto con i pazienti che ha eliminato. La polizia lo avrebbe già identificato. «La minaccia è stata disinnescata», si limitano ad assicurare gli investigatori della squadra Cold case (casi irrisolti) della Questura, diretta da Vittorio Rizzi. Che aggiungono: «Il sospetto è stato messo in condizioni di non nuocere più. Non c'è alcun allarme sociale, né pericolo per i cittadini ». A trovare il filo che legava tutte le vittime sono stati 4 agenti della III sezione omicidi, già protagonisti della soluzione di altrettanti casi ancora senza colpevoli. Hanno riaperto i fascicoli di decessi avvenuti senza apparente violenza, confrontato dati e Dna. Alla fine dal puzzle è uscito anche il nome del sospetto killer seriale. Potrebbe trattarsi, ma è solo un'ipotesi, dell'infermiere sessantenne arrestato alla fine dello scorso anno per l'omicidio dell'infermiera del Gemelli Maria Teresa Dell'Unto scomparsa nel 2001.

Nessun commento: