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22 mag 2010

Il silenzio sull'emergenza rifiuti a Palermo



La situazione della città di Palermo, ma in generale quella di tutta la Sicilia, è molto preoccupante, e forse anche più grave di quella di Napoli di qualche anno fa. Ma la differenza con la situazione campana è che la Sicilia è governata da 7 anni dalla destra, e per questo i giornali, e soprattutto le telecamere delle televisioni, fanno finta che tutto va bene.

E' questo, in sintesi, il grido d'allarme di Vittorio Cogliati Dezza, presidente diLegambiente, il quale a sua volta riprende l'allarme lanciato dall'Amia, l'azienda che si occupa della gestione dei rifiuti a Palermo, e che ormai è vicina al collasso. La situazione più critica è quella della discarica di Bellolampo, dove sono stoccate ad oggi circa 100 mila tonnellate di percolato, una sostanza altamente nociva, nota per la sua forte capacità di inquinare le falde acquifere.

Qui i materiali tossici continuano ad accumularsi ogni giorno senza possibilità di liberarsene, e la dimostrazione sta nel fatto che la quantità di percolato si èdecuplicata nell'arco di un solo anno. Il motivo per cui tutto ciò accade è strettamente politico, ed è attribuibile al piano di incenerimento voluto da Cuffaro(nessuna raccolta differenziata o altro metodo per il recupero dei rifiuti, ma l'unica soluzione era sempre quella di bruciarli), che non è stato assolutamente toccato dalla nuova giunta Lombardo.

E così, come era anche ovvio aspettarsi, talmente si è accumulata immondizia che, secondo una denuncia di Legambiente, parte di questo percolato è già fuoriuscita e sta cominciando ad inquinare la zona limitrofa alla discarica.


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