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24 giu 2014

E Google si prende i «nomi Internet» per spingere le imprese online

Big G testa il servizio «Domain»: con 12 dollari sarà possibile
acquisire un dominio, la relativa email, 100 subdomini e assistenza


I tentacoli di Google si allungano sul web. Il gigante di Mountain
View che domina già le ricerche online, la vendita di pubblicità, i
servizi «cloud» e «social», punta ora alla vendita e alla gestione di
domini Internet: i «nomi» dei siti web che chiunque, prima di aprire,
deve acquistare e registrare attraverso piattaforme ad hoc. Una
procedura che può disorientare i non esperti e nascondere costi non
previsti.

Versione Beta

Google sta infatti testando un servizio (disponibile in versione Beta)
che dovrebbe consentire ai clienti di «cercare, trovare, acquistare e
trasferire» nomi a dominio relativi ai propri interessi o al proprio
settore di business. Il lancio del servizio, che ha già un nome -
Google Domains - era nell'aria da quando, lo scorso anno, per volere
dell'Icann (l'organismo Usa incaricato della concessione dei nuovi
nomi di dominio in Internet) è diventato possibile registrare i
cosiddetti domini personalizzati (tipo «. guru», o «.photography» - i
nuovi nomi di dominio che verranno rilasciati - ma anche «.pizza»,
«.book», «.ferrari», «.roma»). Per provare il servizio, al momento, è
necessario richiedere un codice «di invito»: si inserisce un nome a
scelta, si clicca sulla voce «I'd like to request an invitation code»,
e si fornisc la mail per chiedere il codice di invito.

Concorrenti

Una sfida aperta a operatori come GoDaddy - il principale player
mondiale, famoso per i suoi trasgressivi spot al Super Bowl, che
gestisce 57 milioni di nomi a dominio e ha fatturato 1,1 miliardi di
dollari lo scorso anno - che ha appena presentato la documentazione
per un'Ipo a Wall Street, attraverso l'emissione di azioni ordinarie
per una raccolta di 100 milioni di dollari. Ma anche a società di web
hosting come l'americana Domain.com e, in Italia, Aruba e Register.

Aiuto «integrato»

Google Domains, spiega l'azienda sul suo blog, nasce perché nonostante
un sito web oggi sia «il primo posto in cui le persone vanno a cercare
informazioni su un'impresa» una ricerca interna indica che oltre la
metà delle piccole aziende (il 55%) ancora non ha una sua pagina web.
Di qui l'obiettivo «di aiutarle con una piattaforma che, integrata con
altri servizi Google, consenta di muovere i primi passi per la
creazione di un sito, ovvero la registrazione del dominio web».

Il servizio

Target di «Domains» sono soprattutto aziende di piccole dimensioni e
utenti alle prime armi col web, ai quali Google offrirà servizi che
spaziano dalla disponibilità di 100 indirizzi email per ogni dominio
(se si registra un sito ilmiosito.com si avrà cioè la relativa mail
nome@ilmiosito.com gestita attraverso Gmail), a 100 sottodomini
personalizzati a 12 euro l'anno, oltre a supporto telefonico e via
mail. Non dovrebbe, invece, ospitare sui suoi server i siti
registrati, ma per questo ha stretto accordi con Squarespace, Wix,
Weebly e Shopify, società specializzate nella costruzione di siti
tramite semplice drag&drop, che offriranno agli utenti pacchetti
«chiavi in mano», con pagine web personalizzate a costi competitivi.

Gli altri servizi

La mossa di Google, secondo gli analisti, potrebbe dare una spinta
anche ad altri servizi «della casa», come AdWords, che verrebbe
proposto ai clienti come ulteriore strumento per affermare la loro
presenza online. O la piattaforma Cloud, che potrebbe garantire spazio
ulteriore alle aziende. E Domains potrà inoltre contare sui propri
server per fornire ai clienti un immediato feedback del numero di
visitatori. Tutti evidenti i rischi che si profilano: con l'attuale
predominanza nella ricerca, Google potrebbe usare i dati raccolti per
promuovere i propri servizi a scapito di quelli degli altri.

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