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10 giu 2014

Affari nel mattone: la Gdf scopre 2 miliardi di evasione immobiliare Le Fiamme gialle hanno svolto 1.100 controlli tra luglio e maggio scorsi, scoprendo 853 evasori totali e denunciando 295 persone. Le irregolarità realizzate attraverso compravendite, certificazioni energetiche e ristrutturazioni edilizie

MILANO - Il caso più clamoroso è quello di una società immobiliare, amministrata di fatto da un prestanome, che ha affittato e venduto numerosi immobili, generando 15 milioni di euro di ricavi e dovendo all'Erario 2 milioni di Iva, che in realtà non ha versato nelle casse pubbliche mai un centesimo. La punta di un iceberg enorme, che l'attività del Nucleo speciale entrate del Comando tutela finanza pubblica della Guardia di Finanza ha aiutato a scoprire. Nel complesso si tratta di un'evasione di quasi due miliardi realizzata in campo immobiliare, attraverso compravendite, intermediazioni, certificazioni energetiche e ristrutturazioni edilizie.

Le Fiamme gialle, tra luglio 2013 e maggio scorso, hanno effettuato 1.100 controlli. "Grazie all'incrocio delle informazioni delle banche dati con i bonifici dei pagamenti", spiega una nota che riassume l'attività, "i finanzieri del Nucleo speciale entrate hanno scoperto numerose imprese che non hanno dichiarato i ricavi delle loro attività. I risultati delle analisi sono stati dunque comunicati ai reparti territoriali delle fiamme gialle che hanno controllato sul campo e scoperto 853 evasori totali e imposte evase per, appunto, quasi due miliardi".

Gli esiti dei 1.100 controlli sono ben chiari: 1,1 miliardi di imposte dirette, 760 milioni di euro di Irap e 100 milioni circa di Iva evasi. La Gdf ha così smascherato 853 evasori totali e 278 posizioni lavorative irregolari. Alla magistratura sono stati denunciate 295 persone,

con la proposta di confiscare beni in 112 casi.

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