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8 mag 2013

Il Papa alle suore: «Siate madri e non zitelle»

VATICANO| IN PIAZZA SAN PIETRO L'UDIENZA GENERALE DI FRANCESCO: MARINO IN PRIMA FILA


Incontro con 800 religiose: «La castità deve essere feconda e generare figli spirituali»

Il Papa in piazza San Pietro (foto Reuterers)Il Papa in piazza San Pietro (foto Reuterers)
ROMA - «Che cosa sarebbe la Chiesa senza di voi? Le mancherebbe maternità, affetto, tenerezza! Grazie!». Prima dell'udienza generale in piazza San Pietro (100 mila fedeli presenti), Papa Francesco incontra nell'Aula Nervi più di 800 suore che partecipano a Roma all'Assemblea dell'Unione delle Superiori Generali. «La consacrata - ha affermato il Pontefice - è madre, deve essere madre e non zitella! Scusatemi, parlo un po' così...» ha detto suscitando l'applauso delle suore presenti.

ICONE DELLA CHIESA - Il Papa ricorda alle religiose che la castità deve essere «feconda» per «generare figli spirituali». «Questa gioia della fecondità spirituale animi la vostra esistenza. Siate madri - ha aggiunto - come figure della chiesa madre, non si può capire Maria e la Chiesa senza la maternità, e voi siete icona di Maria e della Chiesa».

Una religiosa fotografa il Papa (Ansa)Una religiosa fotografa il Papa (Ansa)
LA CASTITA' - Il Pontefice ha parlato alle religiose della castità «come carisma prezioso, che allarga la libertà del dono a Dio e agli altri, con la tenerezza, la misericordia, la vicinanza di Cristo». «La castità per il Regno dei Cieli - ha spiegato - mostra come l'affettività ha il suo posto nella libertà matura e diventa un segno del mondo futuro, per far risplendere sempre il primato di Dio». Ecco dunque la necessità di «una castità feconda che genera figli spirituali nella Chiesa!».

Il saluto ai bambini (Ap)Il saluto ai bambini (Ap)
COPPIE NON SPOSATE - E prima delle parole accorate alle suore, nell'omelia della messa alla Domus Santa Marta diffusa da Radio Vaticana, Papa Francesco ha affrontato un argomento di grande attualità: la convivenza. «Ricordo quando da bambino si sentiva dire nelle famiglie cattoliche, e anche nella mia: 'No, a casa loro non possiamo andare, perchè non sono sposati per la Chiesa, o perchè sono socialisti o atei!'. Era come una esclusione. No, non potevi andare!» ha detto il Pontefice. «Adesso, grazie a Dio - ha aggiunto- non si dice quello, no? Non si dice! C'era come una difesa della fede, ma con i muri: il Signore ha fatto dei ponti». «Il cristiano che vuol portare il Vangelo deve andare - ha sottolineato - per questa strada: sentire tutti! Ma adesso è un buon tempo nella vita della Chiesa: questi ultimi 50 anni, 60 anni sono un bel tempo, perchè non si dice più quello».

Il saluto ai 100 mila fedeli (foto Afp)Il saluto ai 100 mila fedeli (foto Afp)
UDIENZA GENERALE - Circa 100mila fedeli partecipano in piazza San Pietro all'Udienza Generale del mercoledì . In prima fila c'è anche Ignazio Marino, candidato a sindaco di Roma per il Pd, che è stato salutato da Papa Francesco che compiva il consueto giro in jeep scoperta di piazza San Pietro, prima dell'Udienza. Il candidato ha così consegnato al Pontefice un pacchetto bianco.

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