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18 gen 2013

La casa degli iPhone perduti


Wayne Dobson abita in una villetta di Las Vegas dove per errore vengono triangolati tutti gli smartphone persi o rubati

MILANO - Le applicazioni che tracciano il nostro telefono sono una manna in caso di smarrimento o furto ma non per Wayne Dobson. Fuori casa sua, a Las Vegas, si legge questo cartello: "Non ci sono telefoni smarriti!!". Da due anni infatti il povero pensionato di 59 anni riceve visite di persone che cercano il loro iPhone perduto. A qualsiasi ora, dal mattino alla sera e perfino in piena notte, una folla inferocita si riversa al suo portone a caccia dell'amato smartphone, che lì, inutile dirlo, non c'è: la colpa è di un ripetitore che si trova proprio dietro casa sua. 

QUESTIONI DI TRIANGOLAZIONE - Per rilevare la posizione di uno smartphone il gps triangola i dati ricevuti dai satelliti con quello delle antenne cui il telefono è agganciato e a causa di un errore tutti i telefoni della compagnia telefonica Sprint nei dintorni venivano posizionati proprio a casa di Wayne.

Wayne DobsonWayne Dobson
UNA STORIA DI DUE ANNI
 - La rivelazione è avvenuta nel 2011 quando una giovane coppia ha suonato il suo campanello per chiedere indietro il proprio telefono. Dobson non capiva quale fosse il problema, tra l'altro per lui la tecnologia è un'estranea, e così entrambe le parti della contesa avevano chiamato la polizia senza riuscire a risolvere nulla. Da quel giorno il povero pensionato vive come un rifugiato. Dorme vicino alla porta per rispondere prontamente al campanello e spiegare il malinteso e raramente riesce a farsi una notte di sonno senza essere disturbato. Talvolta poi sull'uscio ha trovato poliziotti resi euforici dall'aver scovato un potentissimo ladro capace di rubare decine di cellulari al giorno. Ma invece del Lupin del terzo millennio si trovavano di fronte solo un imbarazzo cittadino. 

NON RESTA CHE ASPETTARE - La polizia è andata a fargli visita anche in occasione di due chiamate al 911 per violenze domestiche. Pure il gps dei poliziotti infatti rintracciava sempre la casa di Wayne come l'origine della chiamata che lui non aveva mai fatto. Ora si sta lavorando a una soluzione, che forse comporterà lo spostamento dell'antenna, un'operazione che comunque richiederà del tempo. Nel frattempo Wayne sospira e aspetta il prossimo utente infuriato.

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