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6 set 2012

LA GIUSTIFICAZIONE PER NON PAGARE LE IMPOSTE La lap-dance? Un'arte esentasse


L'avvocato di uno club di New York accusato d'evasione: 
«Gli spettacoli di danza sono una forma d'arte drammatica»

La lap dance è un'arte e come le altre forme d'arte - incluso il balletto classico - è soggetta al regime esentasse: questa la tesi dell'avvocato difensore di un club di spogliarello di Albany, capitale dello stato di New York. Adesso sarà il più alto grado del tribunale dello stato a stabilire il verdetto.

UNA TESI AUDACE – L'avvocato Andrew McCullough, difensore di uno strip club della città statunitense, ha presentato ieri con ardore la sua linea di difesa davanti alla Corte d'Appello del tribunale dello stato di New York, dopo che la sua tesi era stata respinta in primo grado. E la tesi è la seguente: la lap dance è un'arte, e dunque rientra a pieno diritto nell'esenzione dalle tasse statali prevista per tutte le "rappresentazioni d'arte drammatica o musicale". Lo stato non può arrogarsi il diritto di determinare che quella forma di danza in particolare non ne fa parte, se non a costo di violare il diritto costituzionalmente garantito di libertà d'espressione. Il punto su cui si fa leva, dunque, è la discriminazione nei confronti delle 'artiste del palo'.

ANTROPOLOGI E CRITICI D'ARTE - Il Nite Moves è un locale in un edificio senza finestre di Albany, dove è allestito un piccolo palco attrezzato con un palo, per ospitare le 'performance artistiche' senza veli. Il Tribunale delle tasse di New York sostiene che il nightclub sia in debito con lo stato per 400mila dollari, non solo di tasse sui drink non alcolici che serve ai suoi clienti, ma anche sui biglietti delle cosiddette "vendite da divano", gli spettacoli di tre minuti in cui, al prezzo di venti dollari, le artiste dello spogliarello si esibiscono privatamente per un solo cliente. "Dobbiamo toglierci dalla testa che qua si stia parlando del Bolshoi – ha affermato ieri durante il dibattimento uno dei sette giudici che si dedicano al caso, lo scettico Eugene Pigott Jr - Qua le donne vengono assunte senza nessuna formazione professionale, e semplicemente fanno quello che fanno". Pronta la risposta dell'avvocato: "Lo stato di New York non è un critico d'arte". Tra i testimoni chiamati al banco a sostegno della tesi difensiva, un antropologo culturale specializzato in danze esotiche che ha visitato il nightclub, giungendo alla conclusione che la lap dance lì praticata è effettivamente una forma d'arte. Ma Robert Goldfarb, uno degli avvocati che difendono lo stato, insiste: nessuno guarderebbe quegli spettacoli se le 'artiste' non fossero nude.

LA TASSA DEL PALO - La suprema corte del tribunale dello stato di New York dovrà esprimersi il mese prossimo, con conseguenze possibilmente esplosive per i circa 200 nightclub dello stato. Altri casi simili sono pendenti, uno nella città di New York, e poi in Pennsylvania, Nevada e Texas. Ma in quest'ultimo caso, una vittoria per le 'artiste dello spogliarello' pare più improbabile: la Corte Suprema dello stato del Texas ha confermato l'anno scorso la legittimità di una tassa di 5 dollari per i clienti dei night, la cosiddetta 'tassa del palo', rigettando la tesi che questa fosse lesiva del Primo Emendamento sulla libertà d'espressione.

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