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13 giu 2012

LA «CAMPAGNA DI CONQUISTA» RIGUARDA TUTTO IL LITORALE I russi all'attacco del paradiso di D'Annunzio


A Castiglioncello contatti per l'acquisto di villa Godilonda
La trattativa con un magnate in incognito parte da 14 milioni

Villa GodilondaVilla Godilonda
CASTIGLIONCELLO(Livorno) – La manovra a tenaglia, se così si può chiamare, è iniziata da almeno una decina di anni. Prima al nord, nei lidi blasonati della Versilia, Forte dei Marmi in testa. Poi a sud della Toscana, Argentario soprattutto, yacht e ville da sogno. Infine la «campagna russa» si è concentrata su Castiglioncello, l'ex perla del Tirreno e residenza estiva di attori, registi e sceneggiatori, a pochi chilometri da Livorno, luogo immortale del «Sorpasso», il capolavoro di Dino Risi. I grandi ricconi della Santa madre Russia sono sbarcati con i loro megayacht a Livorno e Rosignano e poi hanno cercato casa tra le colline del litorale.

Il paradiso di D'AnnunzioIl paradiso di D'Annunzio    Il paradiso di D'Annunzio    Il paradiso di D'Annunzio    Il paradiso di D'Annunzio    Il paradiso di D'Annunzio

AFFARE DIFFICILE - E che casa! Ville, straordinarie, già appartenute a nomi celebri dello spettacolo e dell'imprenditoria italiana. Come Godilonda, uno dei paradisi «oziosi ed edonistici» di Gabriele D'Annunzio, a picco sul mare tra la Baia del Quercetano e Punta Righini, tra anfratti marini ripidi e scivolosi sino alla caletta degradata della Cianciafera. Fu proprio il Vate, come ci raccontano aneddoti e storie, a ribattezzarla con questo nome erotico-marino dopo una notte d'amore e d'incanto d'inizio del Novecento, in quella parte di costa livornese che sarebbe diventata poi una piccola Hollywood della commedia all'italiana e frequentata da attori quali Mastroianni, Sordi, Gasmann, Panelli, Valori, Montagnani e residenza estiva per «vacanze creative» della sceneggiatrice Suso Cecchi D'Amico. Dopo alterne fortune (la villa è stata di proprietà della famiglia Bulgari e al centro di storie straordinarie) Godilonda è diventata un albergo oggi chiuso e adesso un'agenzia immobiliare fiorentina sta trattando (si parte da 14 milioni di euro) con un segretissimo magnate russo. Affare difficile da concludere, ma non impossibile.

VILLA LIBECCIO - Come dimostrano altri esempi di acquisti. Come la splendida dimora tra due località molto ambite alle porte di Castiglioncello, Le Forbici e la Buca dei Corvi. La villa, in via di ristrutturazione, è stato acquistato da un funzionario di Gazprom, il colosso mondiale russo del gas. Un'indiscrezione, pubblicata dal Tirreno, parla poi di affare quasi concluso per Villa Libeccio a Punta Righini. Una bella dimora con una storia da enciclopedia del cinema. In queste stanze, infatti, ha soggiornato ogni estate per decenni Suso Cecchi D'Amico, scomparsa nel luglio di due anni fa. Ogni mattina la sceneggiatrice apriva la finestra dello studio, faceva un bel respiro al salmastro, sbirciava a nord verso le scogliere del Romito, poi muoveva lo sguardo a sud e con una certa ironia si immergeva nel panorama artificiale della Solvay con le ciminiere fumanti e le spiagge bianche di carbonato di calcio. E alla fine del rito mattutino Suso Cecchi D'Amico si tuffava. Non nel mare, che pur amava con quella passione irrazionale che non si impara ma si acquista come un dono genetico (una sorta di imprinting culturale) che le era stata tramandata dal nonno, ma nei testi, nelle sue scenografie. Capolavori. «Vede, qui io e i miei amici abbiamo inventato una vacanza un po' particolare, sconosciuta ai più – ci aveva raccontato anni fa la Signora del cinema italiano - Veniamo a Castiglioncello, ci riposiamo, facciamo bagni e camminiamo sul lungomare. E poi tutti lavoriamo in un'atmosfera magica, diversa da quella di Roma. Da questa diversità a volte arrivavano grandi cose».

IMMOBILIARE SVIZZERA - Gli amici che ricordava Suso erano Luchino Visconti, Federico Fellini, Roberto Rossellini, Michelangelo Antonioni, Franco Zeffirelli, Mario Monicelli, Luigi Comencini. Li invitava, a volte, a Punta Righini e tra una folata di libeccio e un gorgoglio di onde, le idee si materializzavano. E diventavano le «grandi cose», appunto, capolavori quali «Rocco e i suoi Fratelli», «Il Gattopardo», «Le avventure di Pinocchio», tanto per citare alcuni dei film e degli sceneggiati più famosi scritti a Castiglioncello. C'erano gli ospiti e c'erano i vicini di casa: Marcello Mastroianni, con villa bianca a picco sul mare tra Godilonda e la ferrovia, Alberto Sordi, Paolo Panelli e Bice Valori, Renzo Montagnani. Dopo la morte della sceneggiatrice, la villa è stata Venduta al professor Giraldini della Fiat-Impresit e adesso, sostiene Il Tirreno, è passata di mano ad una potente famiglia russa, anche se la ristrutturazione è intestata ad un'immobiliare con sede in Svizzera, per la precisione a Lugano. Nell'occhio di altri imprenditori russi c'è poi villa Corcos, l'ex residenza di Alberto Sordi e almeno, si vocifera, altre tre ville sul litorale e le colline, tutte con prezzi milionari. Qualche imprenditore russo si sarebbe interessato anche alla vicina Quercianella (località incantevole ma trascurata da un'amministrazione comunale, quella di Livorno, da sempre insensibile al turismo) dove non mancano luoghi incantati dove il libeccio racconta storie ed emozioni di questa Toscana marinara.

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