Tre recenti casi di cannibalismo. Paura sul web: Zombie Apocalypse è la terza parola più cliccata su Google Usa
RASSICURAZIONE - Contattata dall'Huffington Post in merito alle molte storie che negli ultimi giorni sono circolate sul web negli Stati Uniti (il termine «zombie apocalypse» è il terzo più cliccato su Google Usa), la Cdc ha precisato in modo accuratamente scientifico che al momento «non si conoscono virus o malattie in grado di riportare in vita i morti o che presentano sintomi paragonabili a quelli degli zombie». Ora siamo tutti più rassicurati. Anche se alcuni siti tra il gossip e la semplice spazzatura come Gawker e Long Island Press ci stanno andando a nozze. Anche la Cdc in passato aveva – con leggerezza – usato l'immagine degli zombie per una campagna di prevenzione: «Se siete equipaggiati per far fronte a un attacco in massa di zombie, dovete essere pronti per affrontare un uragano, un'epidemia, un terremoto o un attacco terrorista».
GIUSTIFICAZIONE - La Cdc si era giustificata dicendo di voler raggiungere con questo messaggio un pubblico più giovane. Ma chi evoca gli zombie, rischia poi di essere da loro aggredito... Quello che è sicuro è che «là fuori» c'è qualcuno a cui piace la carne umana. E non sono zombie.
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