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1 giu 2012

E il kazako comprò la casa del principe Andrea «Con tangenti Eni»

Il genero del presidente Nazarbayev compare nell'inchiesta milanese sui fondi della compagnia energetica italiana

MILANO - È con le tangenti pagate attorno agli appalti Eni in Kazakhstan che Timur Kulibayev, genero del presidente della Repubblica kazaka Nursultan Nazarbayev, nonché già presidente dell'ente petrolifero statale e del fondo sovrano di Astana, e dal 2011 membro del board della russa Gazprom, potrebbe aver in parte comprato dal principe Andrea la magione di «Sunning Hill Park», nel Berkshire tra Windsor e Ascot, che la Regina Elisabetta nel 1986 aveva destinato al figlio come residenza ufficiale di campagna quando il duca di York aveva sposato Sarah Ferguson. Il collegamento si affaccia ora da una inchiesta della Procura di Milano sull'Eni: e in particolare da un passaggio della richiesta di misura interdittiva con la quale il pm Fabio De Pasquale sta chiedendo, nell'udienza in corso davanti al giudice Alfonsa Ferraro, il commissariamento di una società operativa dell'Eni in Kazakhstan, Agip Kco, o in alternativa lo stop a negoziare contratti.

La Procura, infatti, prospetta che almeno 20 milioni di dollari di tangenti abbiano facilitato la prima fase (sino al 2007) dell'investimento nel quale Agip Kco era sia operatore unico per il consorzio internazionale, sia partner della kazaka compagnia petrolifera di Stato nello speciale comitato a due che assegnava gli appalti ai fornitori.

In una mail del 2009 sequestratagli, un mediatore italiano spiegava a un'azienda italiana «nomi e ruoli dei vari burocrati kazaki e la propensione di taluni a esigere denaro per dare l'ok all'assegnazione dei contratti», assegnando «5 stelle» al «genero del presidente che controlla le società partecipate dallo Stato»: Kulibayev, denunciato in Svizzera per altre vicende da rivali kazaki, si è rivolto allo studio legale milanese di Nerio Diodà, escludendo di essere in alcun modo coinvolto direttamente o indirettamente in attività di natura illecita. Intanto le rogatorie hanno mostrato che dal 2005 il mediatore italiano ha ricevuto «significative somme di denaro per attività in Kazakhstan dalla Bateman Eurasia», una società israeliana «veicolo dei pagamenti corruttivi». A stipulare contratti di consulenza (a forte sospetto di fittizietà) con questa società israeliana è, tra gli altri, la società Kpss nella quale è presente un amico d'università e socio di Kulibayev, l'indiano Armin Tiku; il contratto viene poi girato da Kpss a un'altra società, la Enviro Pacific, che opera in Kazakhstan sulle royalties petrolifere, ha sede alle British Virgin Islands e conti a Hong Kong. Ed è la Enviro, alimentata dalle presunte tangenti Eni veicolate dalla società israeliana, a concorrere al capitale con il quale Kulibayev nel giugno 2007 acquista dal principe Andrea per 15 milioni di sterline «Sunning Hill Park», rimasta 5 anni invenduta al prezzo di 12 milioni.

Le traiettorie immobiliari non sono le uniche ad aver fatto incrociare il secondogenito della Regina e il genero del n.1 kazako, già quelle del cuore c'erano riuscite: infatti il principe Andrea, dopo la fine del matrimonio con Sarah Fergunson, ha frequentato nel jet set britannico una kazaka mozzafiato, l'oggi 32enne «Goga» Gaukhar Erkinova Berkalieva, nel 2004 sposatasi per poco tempo con il tycoon californiano degli alberghi Stefan Ashkenazi e poi passata a una relazione proprio con Kulibayev, dal quale nel 2007 ha avuto un figlio.

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