L'imprenditore italiano annuncerà questa sera il rilancio di uno dei marchi di moda più famosi del Novecento. Primo appuntamento il prossimo giugno, a Parigi, dove verrà aperta la maison nella storica Place Vendôme. Il toto-stilista, intanto, si concentra su due nomi: John Galliano e Rodolfo Paglialunga Il lunedì più caldo di primavera si apre con un notizia destinata a scuotere il Fashion System: si tratta dell'annuncio della riapertura del marchio di moda Elsa Schiaparelli, maison fondata dall'omonima stilista nata a Roma e trasferitasi a Parigi che cessò l'attività nel 1954. Il brand, acquistato da Diego Della Valle nel 2007, verrà rilanciato questa sera in occasione dell'ormai consueto e famoso party che Anna Wintour, direttore di Vogue America, darà per inaugurare la mostra "Schiaparelli and Prada: Impossibile conversations", in apertura il 10 maggio alMetropolitan Museum di New York.
Il debutto vero e proprio, invece, è previsto per il prossimo giugno a Parigi: in Place Vendôme, durante la settimana dell'haute couture francese, verrà infatti inaugurata la Maison Schiaparelli, nello stesso indirizzo (il numero 21) dove aprì i battenti nel 1935.
La notizia, in realtà, era già stata anticipata da molti rumors del settore moda: secondo indiscrezioni, infatti, la mostra sarebbe stata molto voluta e incoraggiata da Della Valle per fornire allo storico marchio una ribalta istituzionale e un rilievo necessari al suo rilancio in grande stile. Persino il basso profilo tenuto dal Gruppo Prada riguardo all'azzardo di accostare due figure così diverse (la stilista milanese Miuccia e la creativa romana Elsa) avevano fatto sospettare qualcosa di diverso. Ma poco importa: il fatto rilevante è che l'istituzione museale più importante del mondo s'inchina di fronte al Made in Italy come non succedeva da tempo.
Ma che senso ha, oggi, ridare vita commerciale a un nome illustre ma dimenticato dai più? La risposta è più semplice del previsto: Della Valle, proprietario del Gruppo Tod's, uno dei poli più importanti del lusso italiano (controlla i brand Tod's, Hogan, Fay e Roger Vivier) non ha ancora affrontato il mercato femminile del prêt-à-porter e dell'alta moda con una maison rilevante come potrebbe essere Schiaparelli. Il mito di Chanel e il suo inespugnabile successo planetario, infatti, restano un faro a cui guardano tutti, imprenditori e stilisti: non risulta strano, quindi, rispolverare la grandezza e l'importanza di Elsa che proprio in Coco trovava la sua più acerrima rivale.
Del resto, l'eredità estetica e stilistica lasciata dalla stilista romana trapianta a Parigi non è solo più grande di quella di Chanel, ma è stata anche il serbatoio di idee e stili a cui hanno attinto tutti i grandi stilisti del Novecento, da Christian Dior a Jean Paul Gaultier.
Resta un dubbio: chi sarà lo stilista in grado di ridare forza, attualità e credibilità a un passato così importante? Le voci, a riguardo, si sono concentrate fino a oggi su due nomi: John Gallino e Rodolfo Paglialunga. Il primo non ha bisogno di presentazioni: è a oggi senza lavoro dopo essere stato licenziato in tronco da Christian Dior, dov'era direttore creativo, per l'ormai famoso video in cui si lancia in insulti razziali. Il secondo, invece, merita molta attenzione: a sorpresa, lo scorso settembre, lasciò il timone stilistico di Vionnet, altra maison storica rilanciata da imprenditori italiani (tra gli altri, Matteo Marzotto ) senza un vero motivo apparente. Il suo stile pacato e sofisticato, molto rispettoso della tradizione, potrebbe essere la risposta giusta a una scelta così difficile. Perché, bisogna ricordarlo, l'eredità illustre di una maison resta un fuoco di paglia nell'alto forno della moda contemporanea. Il Fashion System di oggi, infatti, brucia tendenze, abiti e accessori con una velocità e una voracità inaudite. "Nessuna rincorsa ai tempi commerciale", ribadisce però Diego Della Valle. "Per Schiaparelli vogliamo un lavoro che punti al meglio, nel gusto e nella qualità, con tutta la necessaria calma per farlo". Che sia l'inizio di una nuova tendenza?
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