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21 mag 2012

Cosa faresti se non avessi paura? Così Sheryl Sandberg ha costruito la sua carriera


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La cultura maschilista frena l'ascesa delle donne nelle imprese tradizionali, in Europa come negli Stati Uniti. Ma nemmeno nella Silcon Valley, culla delle tecnologie del futuro e di nuove generazioni di imprenditori, trovimanager al femminile al vertice delle aziende. Neanche in quelle più giovani e innovative, da Twitter a Zynga, da Google a Foursquare, passando per Groupon e PayPal (alcune delle quali, a dire il vero, hanno più radici a New York o a Chicago che in California). Fa parzialmente eccezione,come racconto oggi sul Corriere della Sera, Facebook dove, anche se tutti i riflettori sono puntati sul fondatore-presidente-amministratore delegato Mark Zuckerberg, la gestione aziendale è in gran parte delle mani di Sheryl Sandberg.

Una manager che a 42 anni ha già accumulato una straordinaria carriera attraverso McKinsey, Google e Facebook, ma anche esperienze importanti alla Banca Mondiale e al ministero del Tesoro Usa. Una donna volitiva dinamica, per la quale Facebook, probabilmente, è solo una tappa: molti la vedono proiettata in politica. Qualcuno, addirittura, pensa che prima o poi si candiderà alla Casa Bianca.

Lei dice di stare bene a Facebook, ma non nega che prima o poi potrebbe mettersi a fare altro. Del resto già ora è impegnata su diversi fronti sociali e politici: dalla commissione per l'occupazione di Obama alla raffica di conferenze sulla condizione della donna. Tema che ha trattato al Forum di Davos, in Svizzera, come ai seminari della TED (potete seguirla nel video di apertura) passando per la cerimonia finale dell'anno accademico 2011 al Barnard College di New York.

Sheryl incalza le sue colleghe, invitandole a non tirarsi indietro, a non farsi frenare dalla condizione femminile, a puntare in alto. Lei stessa, che ha due figli, una femmina di sette anni e un maschio di cinque, si propone come "role model": una donna in carriera che scelse di diventare madre poco dopo l'inizio della sua esperienza professionale a Google.

Non tutti l'ammirano: c'è anche chi sottolinea che, oltre che brava, Sheryl è stata fortunata me ha avuto un apripista d'eccezione (l'ex presidente di Harvard ed ex ministro del Tesoro Larry Summers). E poi, avendo un marito ricco, fin dall'inizio ha potuto reclutare senza problemi persone che l'anno aiutata in casa e ad allevare i figli.

Tutto vero, ma la sua condizione privilegiata non toglie forza alle parole che ha pronunciato, ad esempio, davanti alle studentesse del Barnard College:

"Ho una scritta in ufficio: cosa faresti se non avessi paura? Io vi dico: è vero, la fortuna aiuta gli audaci. I vostri desideri non devono essere schiacciati dai vostri timori".

La Sandberg non è una femminista, ma conduce la sua battaglia con molta determinazione, fino a sostenere che quello con gli uomini impegnati a seguire le faccende domestiche e le donne a occuparsi di istituzioni, sarebbe un mondo migliore. Eppure, forse aiutata da una voce calda e roca, dal suo modo aperto e disarmante di porgersi agli altri, non si è mai scontrata apertamente con l'altro sesso. Nemmeno quando in una Facebook tutta maschile ha cominciato a imporre donne alla guida delle risorse umane, della piattaforma tecnologica e anche nel marketing.

L'unica contrapposizione è con Google, che la considera "persona non grata". Ma questa è un'altra storia, visto che la Sandberg ha portato via diversi cervelli alla società di Page e Brin. Maschi e femmine.

La vera sfida al mondo delle imprese – lei che è una manager innamorata dell'efficienza e che cerca in tutti i modi di rendere Facebook redditizia – la lancia quando racconta al New York Times di un colloquio di un paio d'anni fa con una donna manager che voleva assumere. E che si manteneva sulle generali, come se non fosse convinta dell'incarico che le veniva proposto.

La Sandberg le disse:

"Non che discutendo un'assunzione si debba parlare di figli, ma se i tuoi dubbi riguardano la maternità, non ti preoccupare. Venendo da noi non devi scegliere tra figli e carriera".

La stessa Sheryl racconta con orgoglio che la donna venne assunta e due settimane dopo rimase incinta.

In quante aziende una vicenda simile verrebbe raccontata come una storia esemplare?

 

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