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10 feb 2012

Google torna in mano ai suoi fondatori


Eric Schmidt ha comunicato ieri sera su Twitter che non sarà più l'amministratore delegato di Google, il suo posto verrà preso da Larry Page, uno dei co-fondatori del motore di ricerca insieme a Sergey Brin. Questo cambiamento di posizioni non è stato del tutto inaspettato. Quando Google venne fondata nel lontano 1997 da Brin e Page, i due avevano poco più di vent'anni, e decisero quindi di affidare il compito della gestione della società ad una persona più adulta e preparata di loro, che potesse prendere le redini dell'azienda. Eric Schmidt era l'uomo giusto per ricoprire quella carica. Ilpost.it scrive:

Google resta ancora una delle aziende più potenti della Silicon Valley – il suo valore è stimato al momento intorno ai 200 miliardi di dollari – ma l'improvvisa esplosione di Facebook degli ultimi anni ne ha portato alla luce le sue debolezze, soprattutto sul fronte dei social network, e messo in discussione il suo predominio nel mercato della pubblicità online. Senza contare che diversi suoi dipendenti hanno lasciato l'azienda proprio per andare a lavorare a Facebook o ad altre start-up. Quello che temono a Google, dice il New York Times, è che possa diventare un po' come Microsoft: un'azienda tecnologica un tempo dominante che ora è percepita come un colosso lento e macchinoso nonostante i suoi recenti prodotti di successo come la Xbox e Kinect.

Dalla nascita di Big G sono trascorsi ormai diversi anni e, secondo quanto dice Schmidt, Page è ormai pronto a gestire la sua grande multinazionale americana. Il nuovo CEO di Google in un intervista al New York Times rivela che: «Non c'è nessun altro al mondo che abbia fatto così bene a Google come Schmidt in questi anni». Forse proprio per questo motivo che i due fondatori hanno deciso offrire a Schmidt la carica di presidente della società.

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