Da Obama alla Merkel, da Sarkozy a Cameron: i capi di Stato non usano mai vetture di marca estera. L'immagine prima di tutto. Solo Berlusconi faceva eccezione
Il riferimento va a Silvio Berlusconi che è sempre rimasto fedele alla sua amata Audi A8, ma non sono mancate le accuse di demagogia per Monti. Non vogliamo entrare nel tema ma tutti i leader mondiali, se hanno un'industria nazionale viaggiano solo ed esclusivamente con macchine loro. Sarkozy usa solo Citroen, Peugeot o Renault, la cancelliera Merkel Audi o Mercedes, mentre Obama è fedele alla Cadillac. Perfino Cameron dopo aver sempre detto di preferire la metropolitana alla fine viaggia in Jaguar. Una scelta per lui difficile perché così si è tirato addosso le ire di gran parte dei suoi elettori. Ma gli inglesi, si sa, ormai come grandi berline producono solo Jaguar.
Insomma, Paese che vai, auto nazionale che incontri... Il tutto - va detto - senza nessuna norma scritta perché a rigor di
logica per la libera circolazione delle merci nella UE sarebbe quasi impossibile obbligare un premier ad usare un certo tipo di auto. Eppure, in tutti i casi, non c'è mai stata necessità di scrivere nulla o obbligare nessuno: i capi di Stato hanno sempre viaggiato con vetture simbolo della propria nazione, a costo di farle produrre apposta (i russi con le ZIL) oppure a costo di usare modelli usciti di produzione (Sarkozy con la Peugeot 607 e Monti con la Lancia Thesis). "Questione di convenienza" è il commento non ufficiale usato più volte dai portavoce dei capi di stato.
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