Dopo l'ennesima delusione (il 2-2 interno nel match di sabato con il Losanna) il principale azionista del club elvetico, l'uomo d'affari ceceno Bulat Chagaev, ha letteralmente terrorizzato i suoi giocatori e lo staff tecnico facendo irruzione negli spogliatoi con le sue guardie del corpo armate. I toni devo essere stati davvero intimidatori se è vero che all'uscita dallo stadio i giocatori sono usciti a testa basa ed uno di loro si è addirittura lasciato scappare: "Un giorno ci ucciderà. Non si può andare avanti così, è impossibile lavorare in queste condizioni. Abbiamo paura di quello che potrebbe succedere. Siamo arrivati l punto che se in campo sbagliamo un passaggio o un controllo abbiamo paura di cosa ci possa accadere dopo". "Oggi - ha aggiunto - c'è stato uno scontro con l'allenatore (Joaquin Caparros, ndr). Lui gli ha risposto e le guardie del corpo di Chagaev lo hanno aggredito. E' una situazione insopportabile. I nuovi, in particolare Bikana, sono stati minacciati". Un altro giocatore, con le lacrime agli occhi, è parso addirittura rassegnato: "Ormai alle sue minacce siamo abituati.
GIORNALISTI SEPARATI IN CASA - Se le cose non vanno bene per squadra e staff di certo la situazione non è migliore per i giornalisti che seguono lo Xamax. Il nuovo servizio di sicurezza ha vietato loro di andare oltre la sala stampa o la zona mista: il corridoio che collega le due postazioni è stato vietato per un periodo indefinito...
LE STRAVAGANZE DI CHAGAEV - Bulat Chagaev, grande appassionato di calcio, legato alla Svizzera da una serie di attività avviate a Ginevra è arrivato allo Xamax con grandi ambizioni, tanto da far inserire nello stemma del club anche il disegno stilizzato delle montagne del Caucaso e degli tradizionali elementi decorativi ceceni. Lo scorso anno, quando era il vice-presidente del Grozny del suo amico Kadyrov, era già salito agli onori della cronaca per aver fatto prelevare con un areo privato Ruud gullit, pur di fargli firmare il contratto da allenatore. Poi, l'11 maggio, si era prodigato per far arrivare in città, in occasione dell'inaugurazione del nuovo Terek Stadium da 30.000 posti, ex-stelle del calcio mondiale come Maradona, Papin, Costacurta, Vieri, Zamorano, Barthez, Franco Baresi e Luis Figo. Gesti da passione folle. A volte, come stavolta, davvero troppo.
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