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15 lug 2014

Distributori di carburante a secco dopo il 2067: le riserve bastano per 53 anni

Secondo un studio British Petroleum le riserve mondiali di petrolio
sono pari a 1.687,9 miliardi di barili, con una crescita dei consumi
(+1,4%) più rapida di quella della produzione (+0,6%)


MILANO - Addio benzina, gpl e diesel dal 2067. Secondo British
Petroleum le riserve mondiali di petrolio, comprendenti anche gas e
"condensati", basteranno ancore per 53 anni. A meno che il tasso
attuale di consumo non si riduca all'improssivo. In sostanza l'umanità
potrà contare su riserve accertate alla fine dello scorso anno pari a
1.687,9 miliardi di barili, sufficienti a rispondere alla domanda
globale per un paio di generazioni, ma i consumi globali nel 2013 sono
cresciuti dell'1,4%, un valore più elevato rispetto alla produzione
(+0,6%).

Lo afferma la 63/a edizione della Statistical Review of World Energy
realizzata dalla British Petroleum, che evidenzia come nel 2013 la
maggiore crescita nei consumi sia stata registrata negli Stati Uniti
con un incremento di oltre 400mila barili di petrolio al giorno
superando - per la prima volta dal 1999 - la Cina che si è fermata a
390mila barili.

A livello di incremento delle riserve di petrolio, i più importanti
contributi sono arrivati dalla Russia con 900 milioni di barili e dal
Venezuela con 800 milioni. I membri dell'OPEC continuano comunque a
detenere il 71.9% del totale delle riserve. Nello scorso decennio, le
scorte di petrolio sono comunque aumentare del 27%, per un totale di
350 miliardi di barili. Lo studio della BP evidenzia come il prezzo
del barile del petrolio (che influenza quello dei carburanti alla
pompa) sia rimasto negli ultimi tre anni sempre al di sopra dei 100
dollari per il terzo anno consecutivo, con una leggera diminuzione

(-3,01 dollari) rispetto al prezzo del 2012 quando lo scorso anno il
prezzo medio del Brent è stato di 108,66 dollari al barile.

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